Il D-Day da vivere insieme. Ore 18, la santa messa riabbraccia il culto in Duomo

Lo slogan evocativo che campeggia sulla facciata e il richiamo ’Siamo tutti invitati’. La gioia del vescovo e del suo vicario: "La Cattedrale vive". Ecco tutte le novità .

Il D-Day da vivere insieme. Ore 18, la santa messa  riabbraccia il culto in Duomo

Il D-Day da vivere insieme. Ore 18, la santa messa riabbraccia il culto in Duomo

Lo slogan, che campeggia al centro di un cielo azzurro macchiato da nuvole grigie pronte a scomparire, sfiora i tetti della Cattedrale e dice: "Siamo tutti invitati". Monsignor Massimo Manservigi, vicario del vescovo e arciprete della Cattedrale, ne spiega subito il significato: "Abbiamo pensato – dice il giorno della presentazione ufficiale dell’evento-riapertura – a una cattedrale vista dall’alto, al centro della città, che rappresenta un collegamento tra la terra e il cielo per un evento che non è solo aperto alla chiesa cattolica ma all’intera comunità. Perché questo edificio è un bene di tutti, nessuno escluso".

E per la grande festa, il diacono Emanuele Pirani non ha dimenticato di invitare nessuno: "Abbiamo chiamato – dice – a raccolta tutte le realtà diocesane (Acr, Cl, Comunità cattolica Shalom, Rinnovamento nello spirito, Unitalsi, Pastorale giovanile), i sindaci della nostra città e di tutta la provincia, inoltre avremo ben 13 cori con 180 coristi. Si parte – inizia a dettagliare il programma – con l’arcivescovo che benedirà i rami d’ulivo, poi la lettura del Vangelo con l’ingresso di Gesù nel Tempio di Gerusalemme e a seguire la processione delle Palme da Corso Martiri fino al Duomo, momento in cui rientreremo alla casa madre". Dalle 18 la santa messa. E sarà proprio da quel momento che il culto sarà ufficialmente riaperto in Cattedrale con le regolari celebrazioni. Ma le messe, rispetto al passato, e per valorizzare le varie chiese parrocchiali che mano a mano riapriranno dopo i lavori post terremoto, saranno leggermente ridotte in modo tale da non sovrapporsi.

Tra le tante novità che saranno visibili a fedeli o semplici curiosi, ci sarà l’intero gruppo delle opere di bronzo del Baroncelli, completamente ripulito e restaurato e mostrato ora con una nuova illuminazione. Inoltre sono stati ricollocati tutti i busti degli apostoli del Lombardi. "Perché – confida monsignor Manservigi – la Cattedrale vive".

La notizia trapelata proprio nelle ultime ore, riguarda il termine dei lavori all’interno della cattedrale: "Entro il mese di settembre", confida con un sorriso monsignor Stefano Zanella, l’ingegnere della Curia. Ma quando, poi, l’intero cantiere esterno potrà dirsi chiuso e sarà possibile rivedere la Cattedrale nella sua totale nuova bellezza? L’arcivescovo Gian Carlo Perego lancia la battuta: "Speriamo nel 2035, a 900 anni esatti dall’inizio della costruzione della struttura". Una parte dei capitelli oggi restaurati, aggiunge il suo vicario, "sarà visibile ad occhio nudo", mentre un’altra parte, per volontà della Soprintendenza, resterà chiusa dietro a piccole porte".

Tornando alla giornata odierna, sul sagrato del Duomo verrà installato un maxi schermo dove i curiosi, o chi non riuscirà a entrare, potrà vedere i momenti delle celebrazioni.

Nicola Bianchi