"Sci a rotelle, così lo sport non ha stagioni"

La campionessa di skiroll Ghiddi si allena sulle strade della nostra montagna: "Sono cresciuta qui, tante opportunità tutto l’anno" .

"Sci a rotelle, così lo sport non ha stagioni"

"Sci a rotelle, così lo sport non ha stagioni"

Sull’asfalto gli sci non vanno. E allora? Mettiamoci le rotelle. Un’idea semplice per una pratica che, però, negli anni è diventata una vera e propria disciplina. Nato come modalità per consentire ai fondisti di allenarsi in estate, lo skiroll ha conquistato sempre più spazio e coinvolto sempre più atleti che in ogni stagione dell’anno si cimentano nelle varie tecniche. Sulle strade del nostro Appennino può capitare di incontrare Anna Maria Ghiddi mentre si allena, con rotelle e bastoncini, anche in questi giorni che per lei sono di "riposo", con i compagni di squadra. Campionessa junior di skiroll in Coppa del Mondo per due anni consecutivi, la giovane atleta pavullese dell’Olimpic Lama classe 2005 si "riposa" preparando sui libri il prossimo "podio" che è la maturità al Liceo scientifico. Dopo lo studio, ovviamente si infila le scarpette da ginnastica.

Ghiddi, per lei riposare significa mettersi a correre?

"In effetti è un po’ così. Lo è da sempre, fin da piccola ho praticato tanto sport".

Subito con gli sci ai piedi?

"Lo sci di fondo l’ho conosciuto a sette anni, durante la Festa dello sport organizzata dalla scuola per le vie del paese. Da quel giorno ho cominciato a far parte del gruppo sportivo di Pavullo. Ma ancora prima praticavo nuoto, mountain bike e tennis. In una giornata dedicavo allo sport anche tre ore".

Tre ore al giorno sono tante! "Ma quando si è piccoli ci si diverte a fare sport e il tempo passa quasi senza accorgersene. E poi i miei genitori mi hanno sempre appoggiata e sono sempre riuscita a conciliare gli allenamenti con gli impegni a scuola. Adesso al liceo scientifico è un po’ più complicato, anche perché quest’anno avrò l’esame di maturità".

Come riesce a coniugare lo sport agonistico con lo studio?

"Grazie al progetto studente-atleta posso contare su due tutor che mi aiutano a gestire lezioni e interrogazioni e a rimanere in pari con le materie anche quando sono assente per alcuni giorni per le gare di Coppa del mondo. La Coppa Italia, invece, si disputa in estate e quindi non interferisce con la presenza a scuola".

Ci descrive una sua giornata tipo?

"La mattina sono scuola, nel primo pomeriggio ho allenamento fino alle 17,30 circa, poi studio fino a sera. Quando ho più tempo libero aiuto i genitori che hanno un negozio a Pavullo: mi piace aiutarli in questa attività. A volte leggo, mi piace molto stare all’aria aperta con il cane e fare passeggiate in Appennino con mio fratello più piccolo. Quando è possibile ci spingiamo fino al Cimone, dove c’è un panorama spettacolare, alla portata di tutti".

Qui si riesce anche ad allenare?

"Con Olimpic Lama ci alleniamo al Centro Fondo Lama Mocogno. In autunno utilizziamo anche la pista di plastica a Pavullo. E poi andiamo su strade secondarie, poco trafficate".

Lascerebbe mai l’Appennino per un’altra destinazione?

"Io qui ci sono nata, ci vivo e mi trovo bene. Vedere l’Appennino quasi senza neve quest’inverno mi è dispiaciuto tanto. Però credo che questa montagna offra tante opportunità, per chi vuole vare trekking o passeggiate, ma anche per chi come me vuole allenarsi".

Che effetto fa indossare la tuta della Nazionale così giovane?

"In squadra siamo una decina di atleti, più o meno coetanei. È bello, c’è un bel clima anche quando siamo in trasferta per le gare. So di poter contare sull’esperienza e i consigli di qualche atleta più grande".

Lei è già salita sul podio tante volte. Cosa prova ogni volta? "Ovviamente oltre all’emozione sono molto soddisfatta del lavoro fatto, se sono arrivata a quel traguardo è perché ho lavorato bene, io assieme agli allenatori".

E quando torna a casa?

"Si festeggia in famiglia. Come dicevo, loro mi incoraggiano tanto. Mio papà non è fanatico, però ogni tanto prende una coppa di cristallo che ho vinto in qualche gara e la mette in vetrina nel suo negozio".

Tanti giovanissimi, come lei, si rifugiano sui social, in particolare dopo il Covid. Cosa ne pensa?

"Anche per me il periodo della pandemia è stato impegnativo, così come lo sono state le lezioni in Dad. È stato un periodo molto stressante, ma fortunatamente io facendo agonismo potevo allenarmi. Lo sport è stata una grande occasione per sfogarmi. Lo sport occupa tanto tempo nella giornata e richiede tanto impegno, quindi non mi rimane tanto spazio per i social che però non escludo del tutto, anzi credo che possano servire anche per promuovere il mio sport. Personalmente credo che lo sport sia uno dei modi migliori per stare assieme agli altri, per fare gruppo: la squadra serve molto nella vita reale".

Come vede il suo futuro?

"Adesso il mio obiettivo è fare bene stagione estiva e la Coppa del mondo. Per questo, dopo un periodo di riposo, voglio prepararmi molto bene".