
Nello showroom di 1200 metri quadrati in via Firenze vengono progettati ambienti per la casa e l’ufficio: anteprima con grafiche in 3D
Il senso estetico e la passione per l’arredamento li ha nel Dna. Alessio Pignatti, titolare della ‘Pignatti Interiors’, li ha ereditati dal padre Alfonso e ora li sta trasmettendo ai figli maggiori Emma e Filippo. ‘Pignatti Interiors è la vetrina per l’arredamento di design a Carpi’: così si presenta il suo showroom di 1200 metri quadri in via Firenze 2, dove sapientemente si miscelano mobili e progettazione. Una sinergia che ha radici profonde in quella che è innanzitutto una tradizione di famiglia.
Siamo alla terza generazione di Pignatti che operano nel campo dell’arredamento: come ha avuto inizio tutto?
"Verso la fine degli anni Sessanta, mio papà Alfonso aveva un negozio di arredamento con i suoi fratelli, prima in via Ciro Menotti poi in viale Carducci.
Nel 1975 papà si è reso autonomo, aprendo la ‘Arredamenti A.P.’ in via Cattani; io avevo 15 anni, studiavo e al tempo stesso già iniziavo a lavorare per lui".
E ha proseguito la strada…. "Ho aperto ‘Metra’ con la socia Susi Manicardi, prima in piazza Martiri e poi in via Volta, fino al 2005. Dopo una parentesi come agente (sempre di arredamento!), nel 2011 ho iniziato la mia nuova avventura da solo con ‘Pignatti Interiors’, in via Carlo Marx e dal 2016 nello stabile attuale di via Firenze 2, dove lavorano anche i miei figli Emma e Filippo, e mia moglie Stefania, nell’ambito della contabilità".
Cosa rappresenta per lei l’arredamento?
"L’ambiente naturale dove sono cresciuto, fa parte di me. Progettare una casa, adattarla alle esigenze del cliente è stimolante, sempre partendo dal nostro ‘Abc’, ossia ‘Armonia, Bellezza, Comodità’, elementi essenziali del sentirsi a proprio agio in un ambiente dove l’estetica, la funzionalità e lo spazio convivono: che sia la casa, lo spazio esterno, l’ufficio".
Così è nato ‘Pignatti Interiors’?
"Deriva dall’amore per l’arredamento d’interni e dall’idea di concretizzarlo in uno spazio dove sognare, progettare, scegliere: uno showroom di 1200 metri quadri, la sede perfetta dove esporre grandi marchi del design italiano, che è il migliore al mondo. Un luogo che è quasi un museo, dove però si può toccare, giocare, esplorare e iniziare a vivere l’arredamento di design perfetto per ogni persona". Che spazio riveste la progettazione?
"Quello che vogliamo offrire al cliente è un servizio completo, a 360 gradi. Si parte dall’analisi complessiva dello spazio di riferimento, delle metrature, poi elaboriamo un progetto completo con la scelta dei materiali, dei colori, dei prodotti di arredo e dei complementi, offrendo la possibilità di visualizzarne l’anteprima con grafiche in 3D, rendering e video.
Quello che dico sempre ai clienti è che devono immaginare l’abbinamento finale che desiderano, non il singolo pezzo".
Si crea un rapporto di fiducia…
"Ogni spazio che progettiamo nasce in simbiosi con chi lo vive, partendo dallo studio dei volumi, del ‘grezzo’, fino alla progettazione dei mobili su misura e alla scelta dei complementi d’arredo.
Dal progetto al dettaglio, in una costante ricerca di armonia ed equilibrio fra materia, estetica ed emozioni. L’obiettivo è quello di trasformare ogni spazio in un ambiente piacevole, intimo, unico e personale per chi desidera un’abitazione esclusiva e personalizzata in base al proprio stile di vita".
Quale elemento è cambiato maggiormente nel tempo?
"Il concetto di cucina: se in passato era separata dal luogo dove si pranzava, adesso nel concetto prevalente dell’open space, i clienti scelgono l’isola con il piano cottura rivolto verso la zona giorno e il salotto.
Questo perché il momento del cucinare ha una valenza sociale, aggregativa, è già un modo per stare in compagnia".
Maria Silvia Cabri