Covid Veneto, bollettino 28 aprile: 963 nuovi contagi e 18 decessi

Rispetto ai dati di ieri salgono i nuovi positivi (+85), ma diminuiscono i decessi (-18). In discesa la pressione negli ospedali: in calo ricoveri e terapie intensive. Zaia: "Obiettivo 40mila vaccinazioni al giorno"

La conferenza stampa di Luca Zaia

La conferenza stampa di Luca Zaia

Venezia, 28 Aprile – Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati registrati 963 nuovi positivi e 18 decessi. Se il dato sui contagi cresce rispetto a ieri (+85), diminuiscono invece i decessi, dimezzati rispetto al 27 aprile (-18). Nella Regione, da inizio pandemia, il totale degli infetti sale a 410.000, mentre le vittime raggiungono quota 11.299.

Ancora in calo ricoveri e terapie intensive

Prosegue ormai da giorni intanto il calo della pressione sugli ospedali: i ricoverati per Covid sono 38 in meno nelle ultime 24 ore, per un totale di 1.508. Di questi, 1.301 (-27) sono nei normali reparti ospedalieri, mentre 207, 11 in meno, si trovano nelle terapie intensive.

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Zaia: “Report? Male non fare, paura non avere”

Alla comunicazione del bollettino è succeduta la conferenza stampa del presidente del Veneto, Luca Zaia: “Nella Regione da oggi sono disponibili 72mila posti per la prenotazione del vaccino anti Covid - ha detto -. Il nostro obiettivo è arrivare a 40mila somministrazioni al giorno, se le dosi continueranno ad arrivare. Dalla prossima settimana ne attendiamo 356mila”.

Il governatore è stato incalzato anche sulla questione Report e le relative polemiche piovute sulla sanità regionale dopo la trasmissione della puntata: “Se stiamo valutando querele? Ma no, 'male non fare, paura non avere'. Ne abbiamo parlato tanto, si è voluto creare il caso ed è da mesi che si trascina. Noi abbiamo il massimo rispetto di tutti. Voglio solo ricordare - ha aggiunto - che noi, tra le Regioni più colpite dal Covid, siamo quella con la più bassa mortalità e a livello nazionale siamo l'ottava Regione per mortalità".

Accordo con le farmacie sui vaccini, 381mila dosi

Con la delibera proposta dall'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, la Giunta regionale ha recepito intanto l'accordo quadro tra Governo, Regioni, Province autonome, Federfarma e Assofarm per la somministrazione di vaccini anti Covid nelle farmacie convenzionate: il 60% di esse ha finora dato disponibilità. Per ogni iniezione è prevista una remunerazione di 6 euro.

"Dopo l'impegno dei medici di medicina generale, l'ingresso di altri professionisti all'interno dei centri vaccinali, e l'attivazione delle vaccinazioni in azienda - commenta Lanzarin - siamo di fronte a una nuova occasione per velocizzare ulteriormente le operazioni di vaccinazione", ha detto.

Le attività di somministrazione andranno eseguite su target definiti dalle Autorità sanitarie competenti. Sono esclusi i soggetti estremamente vulnerabili o con anamnesi positiva per allergie o reazioni anafilattiche. Stimando intorno ai 4 milioni di euro il riparto nazionale dei fondi, la Regione prevede di poter coprire circa 381mila somministrazioni.