Olimpiadi 2026, il direttore Cio: “Nessuna deroga per la pista da bob. Se non è pronta a marzo le gare non saranno a Cortina”

Christophe Dubi, direttore esecutivo dei Giochi Olimpici: “Lavori iniziati con estremo ritardo”. Sopralluogo al cantiere del ministro dello Sport Andrea Abodi

Un disegno della pista da bob a Cortina. Nel riquadro: il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici, Christophe Dubi (foto Ioc)

Un disegno della pista da bob a Cortina. Nel riquadro: il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici, Christophe Dubi (foto Ioc)

Cortina d’Ampezzo (Belluno), 4 maggio 2024 – “Nessuna deroga oltre marzo 2025 per la pista da bob a Cortina”. Sono le parole del direttore esecutivo delle Olimpiadi, Christophe Dubi, il direttore del Cio che supervisiona la gestione di tutti gli aspetti dei Giochi dalla fase di candidatura sino alla fine delle competizioni.

La scadenza del 15 marzo 2025

Christophe Dubi è stato intervistato ieri dalla radiotelevisione svizzera Rsi sulla situazione del Cortina Sliding Centre, il nuovo impianto olimpico per le gare di bob, slittino e skeleton la cui realizzazione è iniziata lo scorso febbraio, in ritardo rispetto a una normale programmazione e dopo numerose polemiche sui costi e la sua sostenibilità, a partire dall’abbattimento di circa 500 larici all’avvio del cantiere e la futura gestione al termine dei Giochi. Una pista dal costo superiore agli 80 milioni di euro su cui pende la spada di Damocle dei tempi: la data limite entro cui deve essere pronta è il 15 marzo 2025 per consentire di svolgere tutti i test di sicurezza necessari all’omologazione, altrimenti bisognerà usare un altro impianto. E gli unici possibili sono all’estero, tra cui il più “comodo” sarebbe quello svizzero di Sankt Moritz in Engadina. 

Il direttore Dubi: “Lavori iniziati con estremo ritardo”

“La nostra posizione è molto chiara - spiega nell’intervista pubblicata da Rsi il direttore esecutivo dei Giochi olimpici Dubi - i lavori sono iniziati con estremo ritardo. Abbiamo statistiche che dimostrano che mai prima d’ora una pista è stata costruita in così poco tempo”. Quindi “c’è un rischio importante per il completamento di questo progetto di costruzione, che è complesso sotto diversi aspetti, soprattutto da quello tecnico per assicurare l’adeguata sicurezza”.

“Non ci saranno più deroghe”

Dubi è chiaro davanti ai microfoni svizzeri di Rsi: “Se la pista sarà omologata nel marzo 2025, sarà sicuramente utilizzata per i Giochi Olimpici. Se invece non lo sarà, non ci saranno più deroghe. Se i lavori dovessero subire ritardi nel corso della prossima estate e del prossimo autunno, si dovrebbe decidere di sospenderli e di non procedere all’omologazione. Quindi, ovviamente, ci troveremmo in una situazione assolutamente terribile perché i lavori sarebbero iniziati, ma non potremmo utilizzare la pista. Questo è lo scenario peggiore”.

L’opzione Sankt Moritz

Sull’eventuale necessità di usare un altro impianto “spetta agli organizzatori decidere quale sia l’opzione più convincente – conclude Dubi nell’intervista a Rsi -. Ma la scelta è tendenzialmente a favore di Sankt Moritz. Naturalmente, questo non è ancora confermato, perché c’è ancora molto lavoro da fare. Ma alla fine è l’opzione più vicina a Livigno, con una possibile sinergia se riusciamo a mantenere il colle aperto tra Livigno e Sainkt Moritz e questo potrebbe offrire un polo di attività olimpiche in questa regione, dunque questa è la soluzione privilegiata oggi”.

Il sopralluogo del ministro Abodi

Intanto in settimana, il 2 maggio, il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, è stato a Cortina per una visita al cantiere olimpico dello Sliding Centre, Nel suo sopralluogo il ministro è stato accompagnato anche dal sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, dall'architetto Fabio Saldini, dal commissario di governo e Amministratore delegato di Società infrastrutture Milano Cortina 2026, oltre che dai tecnici e dagli ingegneri di Simico e dall'impresa Pizzarotti con il direttore generale Francesco Aguglia e Claudio Tenna, il direttore dei lavori e lo staff. “È il primo sopralluogo di una serie che farò ogni 45 giorni – ha detto il ministro Abodi – Il cantiere è fantastico: sicuro, di grande operosità. Siamo 8 giorni in anticipo sul piano lavoro per realizzare un'opera all'avanguardia, con tanta tecnologica che troverà un suo equilibrio con la natura. Quello che ho potuto vedere è una delle testimonianze di un oggettivo cambio di passo”.

“Accelerazione per recuperare il tempo”

“Simico, con il nuovo ad, Fabio Saldini e la nuova squadra - continua Abodi - ha dato un'accelerazione significativa, indispensabile per recuperare il tempo e mettere in carreggiata questo cantiere e tutti gli altri che riguardano le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Milano Cortina, non soltanto in Veneto, ma anche in Lombardia. Qui c'è la dimostrazione ancor più tangibile di questa accelerazione della quale, parlando anche con il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi, ne avverte l'importanza anche la comunità che sta apprezzando quanto si sta facendo. Questo è solo uno dei tanti cantieri di Cortina che cambieranno in meglio la qualità della vita dei cortinesi, di chi viene e verrà a Cortina - ha concluso il ministro Abodi - Il presupposto è che l'ambiente venga rispettato. A cose fatte si apprezzerà la ricucitura ambientale e le zone che verranno riforestate. Restituiremo anche agli scettici una condizione ideale di questo luogo meraviglioso”.