Omofobia Verona, minaccia di morte a scuola. Marrazzo: "Atto minatorio"

"Lgbtq morite” è la scritta apparsa davanti a una scuola superiore, immediata la condanna da parte del Partito Gay

Manifestazione contro l'omofobia

Manifestazione contro l'omofobia

Verona, 19 maggio 2022 – Scritte antigay a scuola, a Verona scatta l’allarme omofobia. “Lgbtq morite” sono le parole apparse nelle ultime ore fuori da una scuola superiore scaligera, immediata la condanna del Partito Gay. “Serve una legge per prevenire l’omofobia nelle scuole”, dice il portavoce del partito, Fabrizio Marrazzo. Questa mattina a Padova, invece, la rappresentante degli studenti dell’ateneo è intervenuta davanti al presidente Mattarella criticando duramente la bocciatura del ddl zan contro l’omofobia.

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“Appena 24 ore dopo la Giornata Mondiale contro l’Omofobia è apparsa la scritta fuori da una scuola superiore di Verona. Un atto minatorio e contro le persone Lgbt+ che noi condanniamo fermamente. A quanto pare, però, sembriamo gli unici a non voler prevenire concretamente questi avvenimenti”, continua Marrazzo. “Nelle scuole italiane ci sono solo circolari che suggeriscono di fare formazione contro odio, discriminazioni e bullismo. Questo perché non esiste una legge in merito. Apprezziamo il gesto del Ministero, anche se ovviamente non basta perché le circolari non vengono prese in considerazione”.

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Guardare oltre confine, esperieze a confronto. "L’Italia – sottolinea Marrazzo – dovrebbe dimostrare di voler diventare effettivamente un paese civile e per farlo potrebbe prendere come esempio la Francia. In tutte le scuole dello Stato transalpino, infatti, è obbligatoria ed è legge la formazione contro le discriminazioni verso gli Lgbt+. Qui, invece, siamo ancora fermi alle circolari che, come dimostrano i fatti, restano inascoltate. Uno dei nostri obiettivi, dunque, è rendere l’Italia un Paese più civile e più vicino all’Europa dei diritti".