Verona, il rider che ha fatto 50 km per consegnare un panino: "Non mi sento sfruttato"

Lo sfogo su Facebook di Filippo Bazerla: "Amo il mio lavoro. Conta non il denaro ma la qualità del tempo in cui vivo"

Filippo Bazerla, rider a Verona (foto da Facebook)

Filippo Bazerla, rider a Verona (foto da Facebook)

Verona, 18 gennaio 2023 - "Non mi sento sfruttato perché non conta la quantità di denaro nel mio modo di essere quanto piuttosto la qualità del tempo in cui vivo", a dirlo oggi su Facebook è Filippo Bazerla, il rider fino a ieri anonimo che ha pedalato per chilometri per consegnare un hamburger ad un cliente che poi si è pentito. La vicenda, portata agli onori della cronaca dallo stesso cliente che aveva fatto l'ordine, l'ex consigliere regionale prima della Lega poi Fdl Andrea Bassi, ha sollevato una bufera.

Il rider, ha percorso il tratto da Verona sud a Bussolengo, in bicicletta, di sera e in pieno gennaio per consegnare un panino all'ex consigliere: in numeri si parla di una cinquantina di chilometri percorsi. Bassi, indignato del fatto, su Facebook si era dichiarato pentito di aver ordinato online e dei chilometri che a causa sua, sia pur inconsapevolmente, il ragazzo aveva dovuto fare per consegnargli panino e patatine ordinate in una catena di fast food e ricevute tramite un servizio di delivery.

La replica a Bassi, sempre via social, arriva dallo stesso rider che sottolinea di non sentirsi affatto sfruttato: "In soldoni, se vado in ufficio e devo stare in silenzio 8 ore, per fare 2 ore di pausa pranzo, insomma queste cose alienanti e per me almeno tristi, io rifiuto. L'ho sempre fatto e sempre lo farò".

La distanza era tanta, ammette Bazerla, e "se ho accettato quella consegna, è perchè amo il mio lavoro, posso rifiutarle se voglio". Peraltro, aggiunge, non era neanche vero, come sostenuto da qualcuno, che si viene penalizzati rifiutando. "L'ho anche detto all'assessore - continua - che il problema era che non c'erano altri rider a parte me. Ma ripeto come ho rifiutato 3 volte potevo farlo 4 o 5".

Parlando di Bassi, il rider aggiunge: "in ogni caso, se voleva poteva annullare l'ordine, sia prima che dopo 5 minuti dall'offerta contrattuale, ma se lo faceva dopo io avrei ricevuto un indennizzo. Ma meglio così, se no arrivavo a Bussolengo e scoprivo di aver fatto la strada per niente e allora non sarebbe andato bene". Tutto fa capire che Bazerla nelle vesti di rider ci stia benissimo e che le polemiche sulla categoria non lo interessino. "Non vogliamo regole, siamo rider apposta - conclude - perché così ci lasciate in pace".