Mettetelo ai servizi sociali

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Andrea Degidi

Andrea Degidi

Ravenna, 23 agosto 2014 - È tornato a casa Krasimir Dimitrov, agli arresti domiciliari. L’opinione pubblica mugugna, com’è giusto e normale che sia, però è previsto dalla legge in virtù del fatto che il camionista bulgaro ha chiesto e ottenuto il patteggiamento. Ma quell’uomo non ha mai ammesso veramente nulla, nè tantomeno chiesto scusa per quella sera in cui investì e uccise il piccolo Gionatan, dileguandosi nella notte di Ponte Nuovo, e questo è sconcertante.

Non è questa la sede di giudizi, lo sarà palazzo di Giustizia in autunno quando Krasimir patteggerà due anni e otto mesi e non dovrà tornare in cella. Esatto. Il giudice potrà optare se fargli scontare la pena ai domiciliari o ai servizi sociali. E allora per favore, niente arresti domiciliari. Visto che si può scegliere, fategli scontare la pena ai servizi sociali, mettetelo al servizio di chi soffre. Sarà sempre meglio che immaginarselo sul divano di casa a guardare la tv.