Abbattuto il rudere di Sappanico "Commossi dopo anni di battaglie"

I residenti increduli ieri mattina nel vedere le ruspe al lavoro: "Ma il nostro comitato non si ferma qui"

Abbattuto il rudere di Sappanico  "Commossi dopo anni di battaglie"

Abbattuto il rudere di Sappanico "Commossi dopo anni di battaglie"

di Marina Verdenelli

I primi di marzo era comparso il cartello, che annunciava i lavori di demolizione e messa in sicurezza, ieri mattina sono arrivate le ruspe a Sappanico. Abbattuto il rudere di proprietà comunale, oggetto di tante battaglie da parte dei residenti e dell’associazione Anti Degrado di cui alcuni di loro fanno parte. Di buon ora sono arrivati gli operai della ditta che si è aggiudicata l’appalto, la Ubaldi Costruzioni, e le ruspe hanno iniziato l’abbattimento. Mattone dopo mattone è andato giù il vecchio immobile, abbandonato da oltre mezzo secolo, lasciando un vuoto e un colpo d’occhio singolare per la frazione abituata ormai a convivere con il manufatto pericolante e le transenne arancioni attorno. "Solo adesso che ho visto con i miei occhi ci credo – commenta Fabio Mecarelli, portavoce dell’associazione Anti Degrado e residente di Sappanico che ha portato avanti tanti anni di battaglie per l’abbattimento del rudere – e non posso che essere contento. Quando sono uscito di casa per andare a prendere l’auto mi sono commosso". Con lui c’era anche il vicino di casa, nonché presidente dell’associazione Anti Degrado, Paolo Bagetta. Non hanno resistito ed è partito il selfie fatto con il cellulare e i volti sorridenti. Alle loro spalle le ruspe all’opera per abbattere l’edificio.

Il rumore dei lavori e del rudere che veniva demolito ha attirato anche altri residenti della frazione che hanno fatto foto e girato video ricordo. "Quando ho visto Paolo ci siamo abbracciati – continua Mecarelli – sono tre anni di battaglie, insieme ci abbiamo creduto molto al progetto di riqualificazione di Sappanico. Questo però è solo l’inizio. Dare più decoro alle frazioni continuerà ad essere il nostro motto, intanto portiamo a casa un bel traguardo". Mecarelli è orgoglioso anche perché "quando qualcuno racconterà la storia di Sappanico alle nuove generazioni – osserva – gli spiegheranno cosa c’era prima del parcheggio che adesso verrà costruito al suo posto e verrà raccontato loro di me e di Paolo, una piccola associazione che è riuscita a far portare a termine un progetto al Comune".

L’intervento, di 150mila euro, prevede la demolizione del rudere, che in parte era già crollato, il consolidamento della parte che confina con una abitazione ancora in piedi e abitata e poi la realizzazione di un parcheggio ad utilizzo della frazione. Il sito sarà bonificato anche da lastre di eternit. "Il primo obiettivo è stato raggiunto – aggiunge Mecarelli – adesso puntiamo agli altri. Bisogna bonificare l’area degli altri edifici crollati, di proprietà privata, lasciati in abbandono da oltre 11 anni. Poi tocca alla riqualificazione del parco pubblico sottostante. Non mi fermerò all’abbattimento. Mi piacerebbe che il borgo un giorno fosse tutto pedonale e la strada passasse nella parte sottostante".

Il Comune però, d’accordo con la Provincia, ha previsto un allargamento della strada attuale, e l’abbattimento del rudere è finalizzato anche a quello. Sul piatto la Provincia ha messo 817mila euro e il Comune dovrà occuparsi di predisporre un progetto di fattibilità della nuova strada con espropri annessi. Il fine è quello di eliminare la strettoia che oggi è regolata da un impianto semaforico. Il Comune ha acconsentito al progetto per ridurre gli incidenti che si sono verificati lungo il tratto stradale e migliorare la circolazione per arrivare e attraversare le frazioni.