Aeroporto di Ancona, oggi partono i nuovi voli: “Poi vogliamo gli States”

L’ad dell’Ancona International Airport festeggia il suo primo anno con il "battesimo" del tris Roma-Milano-Napoli e di altre rotte europee "Guardiamo a possibili attività di manutenzione o riconversione degli aerei"

I voli da Ancona: ecco tutte le destinazioni dirette

I voli da Ancona: ecco tutte le destinazioni dirette

Ancona, 1 ottobre 2023 – Evidentemente il primo ottobre non può essere una data come le altre per Alexander D’Orsogna. Che, oggi, compie ufficialmente il primo anno da amministratore delegato dell’Ancona International Airport. E, soprattutto, "battezzerà" la storica partenza dei voli in continuità territoriale per Roma, Milano e Napoli. Il manager italo-americano è subentrato nel 2022 all’ingegnere Carmine Bassetti, tra gli artefici del risanamento della società. Ripescando un comunicato di allora, a D’Orsogna fu conferita "la responsabilità di rilanciare l’aeroporto da un punto di vista commerciale". Obiettivo da raggiungere "grazie al lavoro sinergico con l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche". Le basi poste gli danno ragione.

Insomma, D’Orsogna: che anno è stato?

"Personalmente e professionalmente direi fantastico. Quella collaborazione che lei citava sta funzionando al meglio, grazie a Regione e Atim. Non posso che ringraziare il presidente Francesco Acquaroli e il direttore Marco Bruschini, stiamo lavorando insieme nella direzione di affermare e riposizionare l’aeroporto".

Che sensazioni accompagnano i voli inaugurali per Roma, Milano e Napoli?

"Soddisfazione. È un traguardo storico. La risposta, se guardiamo alle prenotazioni in questa prima fase, è molto positiva".

Si vola per affari verso i tre hub?

"Sì, il segmento trainante è quello del business. Notiamo una propensione all’acquisto sotto data, a 3-5 giorni dal volo".

Da oggi, però, si parte anche per altre mete estere: quali tirano di più?

"Barcellona va molto bene, Vienna altrettanto. E in questo caso i voli sono colmi di passeggeri per traffico ‘leisure’, turisti veri e propri. Poi c’è Parigi...".

Il cui volo è spesso sold-out.

"Una rotta incredibile. Aereo da 156 passeggeri, il dato dice 98% di riempimento. Non solo perché Parigi è ambita in quanto iconica capitale francese. Ma anche perché il Sanzio abbraccia un grande bacino di utenza, una ‘catchment area’ più ampia. Non ci sono scali nel raggio dei 100 chilometri che volano su Parigi".

Sogni futuri, oltre agli Stati Uniti?

"Gli Stati Uniti sono una rotta che Aeroitalia vuole operare da Roma dal prossimo anno con un unico biglietto, Ancona-Roma-Usa. Abbiamo tante negoziazioni in corso con le compagnie aeree. Stiamo giocando la partita per il 2024, in particolare per l’estate. Speriamo di fare presto gol".

C’è dell’altro nello sviluppo del piano aeroportuale?

"L’Ancona International Airport è un’azienda che guarda allo sviluppo dei traffici passeggeri e il carnet di voli disponibile lo dimostra. Ma lo scalo, per le sue caratteristiche, ovvero una pista di tre chilometri, la vicinanza dal mare e l’assenza di barriere urbanistiche nel raggio di 10 chilometri, nonché per il ruolo baricentrico nell’intermodalità con porto e interporto, un unicum a livello italiano, dovrà ambire ad essere attrattivo e solido in vari comparti, tutto l’anno".

Quali?

"Vorremmo potenziare il settore cargo e merci. Poi guardiamo con attenzione a possibili attività di manutenzione o riconversione degli aerei. Lo fanno pochi aeroporti in Europa, la domanda è importante. Ricordo, inoltre, che abbiamo sottoscritto l’accordo con Regione e Cnr per gli aviolanci di microsatelliti per progetti tecnico-scientifici. Infine dovremo essere bravi a cogliere l’opportunità dell’approdo di Amazon, un mio pallino, per virtuose collaborazioni".