Aggredito a pugni nel locale: "E’ tutto falso"

Il titolare del ristorante di Fano smentisce la versione del cliente senigalliese: "E’ lui ad aver spinto una cameriera". Verifiche dalle telecamere

Aggredito a pugni nel locale: "E’ tutto falso"

Aggredito a pugni nel locale: "E’ tutto falso"

"E’ tutto falso: l’aggressione l’hanno subita i miei dipendenti. Parleranno le telecamere". Lo dice Raffaello Caccese, 38 anni, titolare del locale di Fano dove è avvenuta la lite che sabato sera ha provocato il ferimento di Fabrizio Morganti, 55 anni, originario di Senigallia e dipendente di una ditta fanese. L’uomo è finito all’ospedale con il naso rotto e tre vertebre fratturate, a causa di un pugno e della conseguente caduta. Il quale accusa invece Caccese dell’aggressione, confermata dalla sua compagna: "Ho visto quell’uomo enorme colpire al volto Fabrizio, che è caduto a terra all’indietro e aveva il viso insanguinato…". Il pronto soccorso ha refertato 30 giorni di prognosi e riposo assoluto. Il titolare del locale, che si trova nel centro storico, ha affidato ai social un post in cui punta il dito contro il cliente, spiegando che sarebbe stato in realtà lui ad aggredire una cameriera, "spingendola a terra", e avrebbe pure "spaccato tavoli e sedie, mentre la compagna ha lanciato un bicchiere colpendo clienti e dipendenti".

Caccese ha attribuito le intemperanze dei clienti al troppo vino bevuto e dichiarato "di essere stato lui ad avere subito la devastazione del locale", annunciando di avere sporto querela contro i due clienti. La precisa dinamica di quanto accaduto è al vaglio dei carabinieri. Intanto, le versioni appaiono contrastanti. Stando a quanto riferito da Morganti, che si trovava nel locale per festeggiare il compleanno della cognata, l’alterco sarebbe scoppiato perché il barista avrebbe preteso di allontanarlo dal bancone, intorno alle 23,30, quando lui e i suoi accompagnatori avevano deciso di fare "l’ultimo giro di amari".

"Ci siamo rimasti male – ha riferito la compagna dell’uomo ferito – e sono rientrata per dire che non si trattano così i clienti, ma sono stata mandata a qual paese". Anche Fabrizio Morganti a qual punto, prendendo le difese della compagna, e invitando il titolare a uscire fuori dal locale, dove non si riesce a parlare per il baccano, per un chiarimento. Qualche minuto dopo, stando a quanto riferito dai due clienti, sarebbe scattata l’aggressione. Opposta la versione del titolare, che si dice sicuro di essere dalla parte della ragione, tanto da essere disposto a fornire le prove, grazie alle telecamere. Difficile al momento stabilire come siano andati realmente i fatti, ma quel che è certo è quanto refertato dall’ospedale, che non può trovare giustificazione alcuna. Spetterà ai carabinieri, che stanno ascoltando i testimoni e visioneranno i fotogrammi della videosorveglianza, chiarire la dinamica e attribuire le conseguenti responsabilità.