
A pochi passi dal centro una strada abbandonata da tempo e senza interventi. Rifiuti ingombranti, marciapiedi rotti, piante fuori controllo e buche ovunque.
Possibile tanto degrado in una sola via? Setacciando tutto il percorso, a salire e poi a scendere, di via Santo Stefano ci è sorto il dubbio che i residenti di questa zona così centrale dovessero pagare dazio per qualche colpa commessa, multe o tariffe non pagate; quasi si trattasse di una delle cosiddette strade vicinali, quelle di cui il Comune non si occupa per le manutenzioni, lasciando l’onere ai frontisti, ossia chi ci abita. Così non è, via Santo Stefano è una strada molto frequentata, da residenti e non, fondamentale il suo senso unico a scendere per chi sceglie l’alternativa viaria alla galleria del Risorgimento, trovandosi in due minuti in piazza Pertini e quindi in pieno centro.
Se la strada, come appare, è di competenza comunale, allora i residenti dovrebbero farsi sentire e rivalersi per essere considerati cittadini di serie B. Non è tollerabile che un degrado simile, da capo a piedi, dall’arco dei polacchi all’incrocio con via Montebello, non venga estirpato. Epicentro del male è sicuramente l’isola ecologica – anche se di ecologico ha davvero poco – in fondo a via Santo Stefano, dove ogni giorno c’è almeno un rifiuto ingombrante o speciale lasciato lì per giorni. Ieri mattina (ma era stato depositato da svariati giorni) in mezzo ai cassonetti faceva bella mostra di sé un tapie roulant piuttosto male in arnese e poi altro materiale vario. Stendiamo un velo pietoso sulle condizioni dell’asfalto, soprattutto la parte bassa, dei marciapiedi distrutti, i gradini sfondati, le recinzioni e i pali della segnaletica vecchi e arrugginiti. Ciò che ci ha davvero colpito è il cumulo di erbacce e piante infestanti ai bordi delle strade, sui marciapiedi. Enormi cespugli di vegetazione senza valore lasciata crescere da mesi senza che nessuno decida di intervenire. Al netto di alcune co-responsabilità di chi lì ci vive e non fa nulla per contribuire a tenere in ordine, il grosso della colpa spetta all’amministrazione, competente per le sue partecipate che in via Santo Stefano non passano da tempo immemore. Piante e arbusti infestanti hanno invaso la strada, coperto cartelli stradali, reso non transitabili i marciapiedi ai pedoni. Nessuno pulisce le sedi stradali dagli strati di foglie caduti da più di un inverno sulla carreggiata e sui marciapiedi. Ci sono cassette delle poste piene di ruggine, cartelloni per i poster pubblicitari a pezzi, cestini divelti.
Incuria chiama incuria e se chi di dovere non interviene al più presto la situazione è destinata a peggiorare. I residenti si stanno quasi abituando a vivere in una via ridotta in quelle condizioni e questo è il segnale più pericoloso di non ritorno. Siamo a giugno inoltrato e sfalci e manutenzioni andavano realizzati già ad aprile o maggio.
Pierfrancesco Curzi