
Alberi abbattuti alla Cittadella: "Ma almeno ripiantateli altrove"
Il taglio degli alberi attorno alla Cittadella non è passato inosservato. Dopo la pubblicazione ieri di un articolo dedicato al tema sul nostro giornale è arrivata la reazione del circolo naturalistico il Pungitopo di Ancona: "Da alcune settimana sono in corso i lavori di messa in sicurezza e di restauro delle mura della rocca della Cittadella da parte della Regione. È una buona notizia, fa piacere a noi e a tutti i cittadini di Ancona. Per consentire i lavori, tuttavia, abbiamo notato il taglio di alcune decine di esemplari di conifere, cipressi, pini ecc., lungo le mura perimetrali, alcuni dei quali hanno almeno mezzo secolo di età, anche a una discreta distanza dalle mura stesse. Abbattimenti funzionali al cantiere pare".
I responsabili del Pungitopo passano poi ad alcune considerazioni: "Non si poteva comunicare che sarebbero stati abbattuti degli alberi? Le polemiche non sarebbero mancate, ma il processo partecipativo sarebbe stato più trasparente e completo. Il luogo è sensibile dal punto di vista del verde urbano in quanto a ridosso di parte del centro storico, già carente di alberi, a poche decine di metri in linea d’aria dal porto e da strade con traffico intenso. Ben conosciamo l’importanza dei servizi ecosistemici che gli alberi di una città offrono. Non si poteva agire con più riguardo e oculatezza, limitando al minimo indispensabile gli abbattimenti? L’albero in ambiente urbano non può essere considerato solo un costo di manutenzione o un elemento di fastidio quando si eseguono opere anche di indubbia utilità, ma un investimento di lungo periodo per il benessere dei cittadini. Riteniamo assolutamente necessaria una compensazione agli abbattimenti, con un numero maggiore di alberi da mettere a dimora nei luoghi vicini. Nel progetto ciò è previsto? Noi intanto proponiamo di utilizzare, finché possibile, il Parco della Cittadella a questo scopo". E poi le conclusioni: "Mancano gli strumenti. Un regolamento del verde urbano avrebbe aiutato tutti, enti e cittadini, dando indicazioni e prescrizioni. Così come l’adozione di uno strumento di pianificazione del verde potrebbe fornire una visione complessiva che tenga conto della resilienza ai cambiamenti del clima e alla salute dei cittadini".