
Allarme Pnrr "Ecco i progetti più a rischio"
Pnrr, preoccupazione tra Pd e Movimento 5 Stelle sul futuro dei progetti attivati nelle Marche. I primi a sollevare dubbi sull’andamento procedurale degli affidamenti sono i consiglieri regionali Dem Manuela Bora e Maurizio Mangialardi: "l governo Meloni taglia il Pnrr – sostengono Bora e Mangialardi – Le Marche sono tra le regioni più colpite. La revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza annunciato dal governo Meloni, che taglia a livello nazionale ben 15,9 miliardi di euro, rappresenta una vera e propria mannaia sulle risorse destinate in precedenza alle Marche, tanto da farne una delle Regioni italiane tra le più colpite dal definanziamento dei progetti. Conti alla mano, per il periodo che va da oggi al 2026, quando il Piano scadrà, sono stati riformulati ben 144 obiettivi sui 349 rimanenti. I tagli riguardano, in particolare, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni (6 miliardi), la rigenerazione urbana (3,3 miliardi); i piani urbani integrati (2,5 miliardi); la gestione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico per (1,287 miliardi), i servizi e le infrastrutture sociali di comunità (725 milioni) e altri. Ma il dato più drammatico riguarda la voce salute: la proposta del governo, infatti, sottrae larga parte delle risorse destinate alle Case della Salute e alla telemedicina".
Un quadro decisamente allarmante, che il gruppo assembleare del Partito Democratico ha deciso di portare in consiglio regionale con un’interrogazione a prima firma della consigliera Manuela Bora, dove si chiede al presidente Acquaroli di conoscere nel dettaglio l’impatto che tale decisione avrà sui progetti finanziati dal Pnrr a livello regionale in termini finanziari e di iniziative: "Siamo molto preoccupati – affermano Bora e Mangialardi – dal taglio lineare. Una scelta calata dall’alto, senza alcuna precedente condivisione con gli amministratori locali, i quali legittimamente chiedono chiarezza e certezze sulla rimodulazione degli interventi, molti dei quali già avviati. Vogliamo sapere cosa pensa il presidente Acquaroli e quali provvedimenti vuole prendere per limitare gli effetti negativi della riduzione delle risorse assegnate alle Marche".
Il primo a lanciare un allarme ancora più dettagliato, ma senza riferimenti chiari e ufficiali, è stato il deputato del Movimento 5 Stelle Giorgio Fede, coordinatore regionale dei grillini. Fede elenca una serie di interventi che, secondo lui, sarebbero a rischio e nella lista ce ne sono quattro che riguardano Ancona: "Analizzando i tagli nei settori più a rischio, tra cui la rigenerazione urbana – spiega Fede – ho voluto inserire i progetti secondo me a maggior rischio di cancellazione. Il Mercato delle Erbe (5 milioni di euro tolti), la biblioteca comunale (4,6 milioni), la Mole Vanvitelliana (3 milioni) e la Pinacoteca ‘Podesti’ (900mila euro), progetti finanziati dall’Europa complessivamente per 14 milioni di euro. È proprio il caso di dire evviva la filiera Marche-Governo. Dal Pnrr sono stati stralciati 16 miliardi di opere. Le Marche pagheranno a caro prezzo questo tradimento da parte di chi non è in grado di tutelare gli interessi della propria Regione".