
Sono 25 le città in corsa per il 2028, ill Ministero prenderà una decisione a marzo del prossimo anno. Entro la fine di settembre il Comune dovrà presentare un dossier convincente alla commissione giudicatrice.
Capitale della Cultura Italiana: dopo il tentativo non andato a buon fine per la candidatura del 2022, Ancona ci riprova e si iscrive al contest per il 2028. La città scelta dal Ministero della Cultura verrà nominata a marzo 2026. Inizia la corsa e d’ora in avanti crescerà l’attesa. Per ora siamo nella fase embrionale, ma entro la fine di settembre Palazzo del Popolo dovrà presentare un dossier dettagliato alla commissione che sceglierà la città vincitrice con l’offerta culturale da mettere in campo. Dall’amministrazione Mancinelli a quella guidata da Daniele Silvetti, il capoluogo delle Marche cerca maggior fortuna, ma osservando il parco dei concorrenti i margini per un successo non sono poi così risicati. Nell’elenco delle 25 località candidate Ancona è l’unico capoluogo di regione e ci sono appena 4 capoluoghi di provincia: Catania, Benevento, Forlì e Massa. Da profani possiamo dire che la città etnea rappresenta, almeno sulla carta, una delle città sfidanti più complicate da superare, ma non va dimenticato che la Sicilia ha proprio nel 2025 Agrigento come Capitale della Cultura che è succeduta proprio a una città marchigiana, Pesaro. Alcuni dei centri iscritti alla competizione sono poco conosciuti, da Rozzano a Pieve di Soligo, passando per Valeggio sul Mincio, Anagni, Sessa Aurunca e altri ancora, ma ci sono piccole realtà di forte matrice culturale e turistica; si pensi a Colle Val D’Elsa nel senese, Tarquinia, Sarzana e le competitor pugliesi. Da Anagni a Vieste, passando proprio per Ancona. Sono 25 i Comuni italiani che hanno ufficialmente manifestato il proprio interesse a candidarsi al titolo di Capitale italiana della Cultura per l’anno 2028 rispondendo all’avviso pubblicato dal Ministero della Cultura: "Un primo passo che conferma la vitalità dei territori e la volontà diffusa di investire nella cultura come motore di sviluppo, coesione sociale e rigenerazione urbana" ha commentato il Mic. Dopo le esperienze di Matera (2019 come Capitale Europea), Parma (2020-21), Procida (2022), Bergamo e Brescia (2023), Pesaro (2024) e Agrigento (2025), il titolo per il 2026 è stato assegnato a L’Aquila e per il 2027 a Pordenone. Successivamente, una Giuria di esperti nominata con decreto ministeriale, selezionerà la città vincitrice che sarà proclamata entro marzo del 2026. Ecco, di seguito, l’elenco delle città e delle Unioni di comuni che hanno presentato la manifestazione di interesse entro il termine fissato da bando al 3 luglio 2025: Marche: Ancona. Lazio: Anagni (Frosinone), Tarquinia (Viterbo), Pomezia (Roma). Campania: Bacoli (Napoli), Benevento, Sala Consilina (Salerno), Unione dei comuni ‘Città Caudina’, Sessa Aurunca (Caserta), Mirabella Eclano (Avellino). Sicilia: Catania. Puglia: Gravina in Puglia (Bari), Galatina (Lecce), Vieste (Foggia). Calabria: Gioia Tauro (Reggio Calabria). Toscana: Colle di Val d’Elsa (Siena), Fiesole (Firenze), Massa. Emilia-Romagna: Forlì. Basilicata: Melfi (Potenza). Piemonte: Moncalieri (Torino). Veneto: Pieve di Soligo (Treviso), Valeggio sul Mincio (Verona). Lombardia: Rozzano (Milano). Liguria: Sarzana (La Spezia).