
I taxi davanti alla stazione ferroviaria
Il regolamento del servizio taxi all’aeroporto di Falconara verso la revoca, sei mesi per scrivere e condividere quello nuovo. Non sarà facile, al contrario, non è da escludere l’inizio di una "guerra" tra i tassisti di Ancona e di Falconara con in mezzo la Regione, a cui spetta l’ultima parola, e i Comuni coinvolti. Ieri in commissione l’assessore alle Attività economiche Angelo Eliantonio ha annunciato il provvedimento di revoca e gettato benzina sul fuoco nei confronti del Comune di Falconara e dei tassisti della cittadina a nord del capoluogo. Alla base dell’imminente conflitto territoriale della categoria la volontà del garante di uniformare il servizio: i tassisti di Ancona possono portare e raccogliere clienti in aeroporto, mentre quelli di Falconara una volta condotto un cliente in città non possono raccoglierne altri all’interno del capoluogo: "L’Autorità garante per la concorrenza chiede un aggiornamento della norma (vecchia del 1998, con la delibera passata in consiglio comunale di Ancona nel 2004, ndr) a causa di alcune distorsioni concorrenziali – ha detto Eliantonio facendo riferimento allo stato delle cose e attaccando, senza farne menzione, anche l’amministrazione comunale falconarese che dà le licenze – In realtà una distorsione della concorrenza la sta facendo Falconara visto che, sempre secondo il regolamento, i tassisti locali che hanno la licenza per prestare servizio al ‘Sanzio’ sono 9 e non 7 come dovrebbero. Prendiamo atto che i tassisti di Falconara, attraverso un loro legale, si sono rivolti al garante e da lì noi abbiamo avviato un dialogo tra Comuni e associazioni di categoria, assieme alla Regione, per risolvere il problema. Adesso porteremo l’atto di revoca in consiglio comunale per l’approvazione, poi avremo 180 giorni massimo di tempo per redarre e promulgare il nuovo regolamento. Come lo stiamo impostando? È chiaro che il dialogo con i nostri tassisti è partito, abbiamo delle idee e vedremo come metterle a terra".
I tassisti anconetani, rappresentati ieri da due esponenti di Cna e Confartigianato che si sono tenuti molto cauti, difficilmente accetteranno una proposta che di fatto consentirà ai colleghi di Falconara di ‘pescare’ ad Ancona. Di fatto, una volta approvata la revoca del regolamento i tassisti dorici, in attesa del nuovo codice vidimato dalla Regione, non dovrebbero più tenere una vettura fissa al ‘Sanzio’ pur potendo essere chiamati e andare in aeroporto per raccogliere clienti.
Il nuovo regolamento oltre che questo punto dirimente dovrà anche affrontare altri temi vitali come le tariffe, le condizioni e il numero massimo delle licenze. Al momento in aeroporto sono autorizzati ad andare 32 tassisti di Ancona, 7 di Falconara e 1 di Chiaravalle.