
Ancona, scatta la contestazione. Gli ultras irrompono all’allenamento
C’è una sfida estremamente delicata, per l’Ancona, ed è quella che si gioca oggi pomeriggio alle 18.30 a Gubbio. E i dorici ci arrivano dopo la "scossa" dovuta al confronto ravvicinato con i rappresentanti del tifo organizzato, ieri pomeriggio al Del Conero. Stavolta i toni non sono stati così distensivi e comprensivi, seppur fermi, come quelli del comunicato di metà dicembre, stavolta i tifosi hanno espresso il loro disappunto, cercando di scuotere l’Ancona in vista del match odierno. Un confronto con la squadra, prima di tutto, e poi con la dirigenza, presente al campo con l’amministratore delegato Roberta Nocelli e con il diesse Francesco Micciola, assente, invece, il responsabile dell’area tecnica Roberto Ripa. C’è chi ha alzato il tono di voce, chi ha reclamato attributi da mettere in campo, insomma una dichiarazione d’amore per i colori biancorossi ma anche una contestazione per una situazione che non piace ai tifosi ma nemmeno alla società di mister Tiong.
Oggi c’è una partita durissima da giocare: gli umbri sono settimi in classifica e vengono da tre vittorie consecutive, l’ultima in casa mercoledì scorso nel recupero contro la Recanatese: sono una squadra forte e in salute, rinforzata dagli arrivi di gennaio, due dei quali andati a segno proprio nel confronto con i leopardiani. Avversario tostissimo, insomma, che tra l’altro schiererà in campo, reduce dalla squalifica, anche l’ex dorico Di Massimo, attaccante con colpi d’altra categoria. Se da una parte c’è una squadra che viaggia forte, dall’altra c’è l’Ancona che sta attraversando un momento davvero difficile, appena due punti raccolti nelle ultime sei partite, che poi è il secondo peggior andamento del girone, al pari della Recanatese e dopo quello dell’Olbia: anche la Fermana ha fatto molto meglio.
E’ questa la fotografia dell’Ancona, squadra rinnovata nella prima settimana di gennaio con l’arrivo di Mondonico, Prezioso, Moretti e Giampaolo – per i primi tre è un ritorno – ma che è ancora invischiata in quei problemi mostrati a più riprese durante la stagione. Un momentaccio, insomma, dal quale Gatto e compagni devono uscire il prima possibile e farlo con le proprie forze. Colavitto ha bisogno di un gruppo che remi tutto al massimo dalla stessa parte, che non spenga mai la luce, che sfrutti le sue doti per fare male al Gubbio come ha fatto già in altre circostanze, sempre al Barbetti: l’anno scorso, infatti, i dorici si imposero a Gubbio con gol di Petrella. L’anno precedente un pari per 1-1, nell’ultimo anno dell’era Sosteniamolancona, invece, finì 3-2 per il Gubbio, unico successo dei rossoblù nel Dopoguerra. In precedenza, infatti, quattro sfide in Umbria e altrettanti successi dorici. Attesi a Gubbio, nonostante la contestazione e a dimostrazione del supporto che non manca mai, oltre quattrocento anconetani. Giuseppe Poli