Il maltempo ha provocato danni anche all’agenda amministrativa cittadina, che ha dovuto subire uno stop. Non sono iniziati infatti i lavori di demolizione della piattaforma dell’antenna 5g in via Molino Mensa, oggetto di ultimo dibattito, infuocato, durante il Consiglio di quartiere di lunedì sera. "E’ appena scaduta la proroga della sospensione dei lavori ma serve un’ordinanza per la demolizione del manufatto che ci promettiamo di fare non appena finita l’emergenza maltempo – spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Strappato -. Purtroppo ci sono urgenze di quella natura in queste ore e l’attività ordinaria del Comune ne ha risentito". I cittadini sono insorti, di nuovo lunedì sera, perché comunque l’antenna non la vogliono e adesso potrebbero vederla costruita poco più in là, vicino al San Carlo dove c’è una piccola area comunale.
In pratica era stato stipulato un contratto di locazione e la compagnia telefonica si era impegnata a dare 15mila euro l’anno per nove anni al Comune. Era stato fatto ricorso al Tar da parte di un gruppo di cittadini, quindi il municipio aveva sospeso la realizzazione dell’impianto perché aveva notato che nel fare la richiesta era stata indicata una particella anziché un’altra (errore tecnico) e quindi quella concessione sarebbe viziata dall’origine. Avrebbero sbagliato di 2-3 metri e i lavori quindi sono stati sospesi.
L’assessore è attivo anche sul fronte della mobilità e del traffico: la Regione cofinanzierà il progetto proposto dall’aggregazione dei Comuni di Osimo, Castelfidardo, Loreto, Porto Recanati e Potenza Picena sui Piani urbani di mobilità sostenibile intercomunale. Ci sono 57mila euro disponibili per la redazione del progetto e l’acquisizione dei dati sul traffico utili alla redazione dei Pums. Un piano importante che coinvolgerà anche il Parco del Conero e dove rientrano i tracciati stradali e le piste ciclabili, oltre che le analisi sulle polveri sottili.
"E’ propedeutico alla redazione del Pums osimano da cui potrebbero arrivare suggerimenti per realizzare la strada di bordo", aggiunge l’assessore. I dati sono attesi per i primi mesi del 2025. Progetti futuri ma adesso si pensa all’imminente. I cantieri in città si sono fermati soltanto nel momento in cui la pioggia si faceva più intensa. Ad esempio quello ai Tre Archi alla porta del San Marco, che dovrebbe concludersi per fine ottobre, non ha conosciuto stop. Per precauzione riapriranno solo martedì le grotte del Cantinone. Il Comune poi informa che sarà presto ritirato il materiale danneggiato dall’alluvione se lasciato bordostrada e che per richiedere il risarcimento danni occorre una documentazione fotografica.
Silvia Santini