
Asilo nel parco della scuola. Il Comune apre ai genitori: "Sistemiamo le altre aree"
Dopo le proteste dei genitori dei bimbi della materna Alba Serena di Torrette, documentate dal Carlino, e i successivi feedback positivi del Comune di Ancona per ovviare alla (certa) costruzione di un asilo nido nel giardino del plesso, ora arriva una vera e propria apertura alle famiglie per bocca dell’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini: "La prossima settimana incontreremo una rappresentanza della scuola e proveremo a ragionare ad una soluzione condivisa. Vorrei invitare anche la ditta. Premesso che il cantiere andrà avanti, come avevo già anticipato, stiamo ragionando sulla messa a norma delle aree verdi già esistenti per garantire uno ‘sfogo’ esterno ai più piccoli".
Tombolini, ieri, assieme alla collega Antonella Andreoli (Politiche educative) si sono recati fisicamente nel plesso di via Misa per un primo sopralluogo ed avrebbero portato alcune rassicurazioni alla dirigenza scolastica, alle insegnanti e alle stesse famiglie che, nei giorni scorsi, avevano lamentato il loro disappunto in merito alla realizzazione di un nido all’interno del cortile scolastico (pretendevano un’altra destinazione, ndr), apponendo uno striscione polemico: "Avete pensato al futuro dimenticando il presente", il contenuto, pensando alle ‘conseguenze’ per i loro figli (meno spazi, polveri, esalazioni). Nelle ultime ore se n’è aggiunto un altro: "Il giardino non si tocca". E invece il giardino verrà toccato. Perché il progetto, attuato con i fondi del Pnrr, sta per decollare e già per settembre la ditta dovrà raggiungere almeno un 30 per cento per l’avanzamento dell’opera.
"Non si può tornare indietro rispetto a quella progettazione – ha ribadito Tombolini – perché altrimenti perderemmo i soldi già stanziati. E non vogliamo assolutamente questo, in quanto l’asilo nido risponderà alle esigenze di un territorio dove non ce n’è neppure uno comunale". A giorni l’oasi di verde della scuola d’infanzia verrà rasa al suolo per l’inizio dei lavori. Questo sottrarrà degli spazi ai cento bimbi dell’Alba Serena, ma la soluzione richiesta da scuola e famiglie, sistemare le due aree oggi colme di insidie (una delle quali non a norma), potrebbe per il momento mettere tutti d’accordo: "Parleremo anche di questo nella riunione", ha aggiunto Tombolini.
Intanto dalla scuola è arrivata un’altra proposta: spostare le due aule prospicienti il cantiere al posto della mensa, realizzando una parete divisoria per i giovani alunni, e viceversa. Soluzione relativamente poco onerosa per le casse dell’Ente, apparentemente percorribile per "allontanare" i bimbi dalle polveri e dai rumori del cantiere.