
La riunione del Comitato di quartiere dell’Aspio
Un coro di residenti si è fatto sentire l’altra sera al Consiglio di quartiere dell’Aspio di Osimo. "La manutenzione e la pulizia del torrente Aspio devono essere fatti subito, non si può aspettare. Eventi come quello del 18 e 19 settembre non sono più eccezionali", hanno detto in coro. La data certa dell’inizio dei lavori però, ancora non c’è. Presenti il sindaco Francesco Pirani e la giunta, già conscia dei problemi che affliggono la frazione e la vicina San Biagio. In prima fila, di nuovo, rappresentanti del "Comitato 16 settembre" con il portavoce Andrea Pesaresi e l’avvocato Arnaldo Ippoliti, che hanno confermato per venerdì alle 17 all’hotel Concorde l’incontro con i parlamentare marchigiani per chiedere un emendamento da inserire in Finanziaria per le risorse a ristoro dei danni subiti tra Osimo, Loreto, Camerano, Numana.
Presente anche il consigliere democrat Simone Pugnaloni: "Sono stato a fare un sopralluogo. alle parole occorre far seguire fatti concreti e subito. Non si può rispondere ai cittadini che per togliere il fango bisogna aspettare le analisi perché è necessario andare a smaltimento. Il Comune deve rimettere il fango dalle zone in cui è pervenuto (zone limitrofe) o trovare uno spiazzo. Per l‘acqua ed il fango che ha inondato le case delle vie Galilei ed Edison, occorre pensare ad un progetto cofinanziato tra Astea e Comune per dividere lo scolo delle acque meteoriche da quelle che transitano nel collettore fognario. Anche qui con la somma urgenza si può intervenire subito. Il mio impegno è costruire ponti con le istituzioni e per questo ho aderito al Comitato. Avendo partecipato negli anni passati alla governance di Sgrm spa oggi Unico, chiederò l‘impegno di prestare garanzie su prestiti per famiglie e imprese che hanno bisogno di risorse immediate per ripartire".
Tra le proposte, per quanto riguarda le alberature pericolose lungo il torrente Aspio, l‘abbattimento con obbligo di ripiantumazione e a seguire l’iscrizione in Conferenza dei servizi di una prescrizione che specifichi che il certificato di regolare esecuzione dovrà essere rilasciato solo dopo il termine della piantumazione e dell’installazione di pannelli fonoassorbenti.
Continua la conta dei danni intanto: ammontano a circa 7 milioni di euro le richieste di risarcimento a Osimo (di cui 5 milioni e mezzo dai privati), stessa cifra che conta anche Castelfidardo (di cui un milione e 300mila euro a carico delle aree pubbliche). Il sindaco Roberto Ascani afferma: "Il conto sarebbe stato molto più salato se non fossero state costruite le vasche di espansione sul Fosso Rigo. Rimane ora la grande opera di messa in sicurezza del Fosso del Vallato".
Silvia Santini