Bomba Ancona, un drone nella 'zona rossa'

Sette giorni dal fatidico giorno in cui 12mila persone dovranno evacuare per permettere il disinnesco dell'ordigno

Ordigno bellico trovato tra i binari

Ordigno bellico trovato tra i binari

Ancona, 14 gennaio 2019 - Sette giorni al bomba day e ancora tante domande attanagliano i cittadini, non solo i 12mila che dovranno evacuare ma anche tutti gli altri che il 20 gennaio si ritroveranno in una città quasi paralizzata. Chi potrà entrare nella zona rossa una volta che sarà chiusa? Cosa succederà a chi verrà trovato ancora al suo interno? Come verranno gestite le emergenze in caso di necessità? La bomba esploderà? L’ordigno bellico, ritrovato il 17 ottobre vicino ai binari ferroviari, proprio dietro la fermata di Flixbus agli Archi, è stato presidiato per due giorni da polizia e militari, fino alla sua messa in sicurezza, in un cubo di cemento armato sotterrato. Vederlo o raggiungerlo è quasi impossibile perché l’accesso all’area è solo per gli addetti. Lo abbiamo testato proprio ieri mattina Il Comune lavora da tre mesi all’evacuazione, che dovrà essere completata entro le 8. In settimana verranno definite le ultime questioni come quella di un drone che sorveglierà la zona rossa dall’alto.

LEGGI ANCHE Ecco come evacueranno 12mila persone. Tutto quello che c'è da sapere

«E’ quello dei vigili del fuoco – dice l’assessore alla sicurezza Stefano Foresi – il suo utilizzo e le modalità devono ancora essere definite negli ultimi incontri che abbiamo in programma. E’ da valutare». Diversi cittadini infatti sono preoccupati di lasciare le proprie abitazione per tante ore perché temono i furti. «La macchina organizzativa che abbiamo messo a punto funzionerà solo se i cittadini collaboreranno – aggiunge Foresi – pertanto ci aspettiamo che le persone collaborino. Non si può rimanere all’interno della zona rossa. Non andremo porta a porta a bussare per vedere chi c’è dentro ma chi verrà sorpreso incorrerà nella violazione di due ordinanze, una del prefetto e una del sindaco, sono violazioni anche di carattere penale». Dentro la zona rossa potranno entrare solo le forze dell’ordine e, in via eccezionale, il personale della Sol, l’azienda che commercializza ossigeno per gli ospedali e che si trova tra il Mandracchio e i cantieri navali.

«Si sono già organizzati con tutti i rifornimenti – spiega – ma se mai dovessero esserci delle urgenze potranno entrare scortati». Deroghe per il passaggio in area rossa durante l’interdizione saranno solo in caso di calamità come un vasto incendio. Per il resto i mezzi di soccorso hanno già una piantina per i percorsi alternativi. «Per raggiungere il Salesi – dice Foresi – si passerà per il ponte della Ricostruzione e per via Martiri della Resistenza mentre per l’ospedale di Torrette si passerà per Posatora e via Grotte». Per l’assessore la bomba non scoppierà. «Quelli del Genio militare sono bravissimi – sottolinea Foresi – hanno operato anche a Fano. Qui dovranno disinnescarla dopodiché sarà innocua e verrà portata via senza più nessun rischio in una cava per farla brillare». Per domenica saranno allestiti il Coc, centro operativo comunale, al comando dei vigili urbani e la Soi, sala operativa integrata, al comando dei vigili del fuoco.