
La Guardia di Finanza di Ancona ha sequestrato oltre 15mila prodotti contraffatti
Ancona, 7 maggio 2025 – La Guardia di Finanza di Ancona ha sequestrato oltre 15mila prodotti contraffatti e denunciato due soggetti di nazionalità italiana, responsabili dei reati di contraffazione, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, e ricettazione. L’operazione è stata effettuata durante i controlli a tutela del consumatore, svolti dalla Guardia di Finanza nel corso della tradizionale Fiera di San Ciriaco, tenutasi nell’anconetano. I militari del comando provinciale di Ancona, hanno individuato alcuni venditori ambulanti che esponevano borse, abiti e accessori con marchi riconducibili a famosi brand internazionali, insospettendosi per i prezzi applicati e per la qualità della merce in vendita.
Marchi contraffatti
Da successivi approfondimenti, è stata riscontrata l’assenza della documentazione fiscale a scorta dei prodotti, confermando i sospetti circa la loro effettiva autenticità. Tra gli oltre 15mila articoli contraffatti sequestrati, si censiscono: pantaloni, felpe, t-shirt, camicie, giacche, lenzuola, coperte, cuscini, materiale per la persona e per la casa, recanti marchi riconducibili alle note griffe di Armani, Thun, Disney, Marvel, Toei.
Due denunciati
I responsabili, due soggetti di nazionalità italiana, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ancona per i reati di contraffazione, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. L’intervento testimonia la costante, attenta e capillare presenza della Guardia di Finanza sul territorio dorico, rafforzata nel corso di eventi particolarmente sensibili per l’intera comunità. La produzione e la commercializzazione di prodotti contraffatti determinano significative perdite di gettito fiscale che si traducono in una diminuzione della crescita del Paese e in una riduzione dei servizi pubblici per i cittadini. Le Fiamme Gialle si confermano presidio insostituibile di legalità economica e commerciale, con l’obiettivo di tutelare marchi, economia e consumatori ignari che rischiano di alimentare, (inconsapevolmente) circuiti illeciti.