
Dino Latini ha deciso di non candidarsi a sindaco di Osimo
La campagna elettorale a Osimo è entrata nel pieno. Le 14 liste con la carica dei 305 aspiranti consiglieri comunali sono state depositate ed è stato estratto l’ordine dei candidati a sindaco nella scheda elettorale: prima Michela Staffolani (Fratelli d’Italia, Rinasci Osimo e Viva Osimo), secondo Francesco Pirani (Pirani sindaco, Osimo al centro e Progetto Osimo) e terza Michela Glorio (tutto il centrosinistra con Pd e 5 stelle). Convocata la commissione elettorale per la nomina degli scrutatori in vista del voto del 25 e 26 maggio.
Le Liste civiche da sempre hanno scelto di non partecipare alla tornata con il loro leader Dino Latini, per la prima volta dalla loro costituzione, e in tanti oggi si chiedono dove saranno dirottati quei voti. "La forza della coerenza. Adesso tutti ci cercano per i voti – dice Latini -. All’improvviso siamo diventati amici di tutti. Non eravamo tutti indesiderabili? Per carità cristiana non faremo nomi. La nostra risposta è: confrontiamoci a viso aperto sui problemi di Osimo".
Poi l’affondo al candidato Pirani: "In Comune non esiste alcun progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria dei bagni pubblici del loggiato comunale che non possono essere considerati progetti e finanziati". Pirani non replica, Sandro Antonelli nella sua coalizione afferma: "E’ stata molto partecipata la riunione con i residenti del centro storico. Tante le domande poste dai presenti in merito ai problemi che da anni affliggono il cuore della nostra città".
E le accuse volano sui programmi. Glorio ha detto: "Partiamo da un doppio sogno per far ripartire la città: candidare Osimo a città europea dello sport 2027 e Osimo città in fiore (o città dei fiori) che deve diventare un brand con eventi a tema tutto l anno e un grande evento nel mese di maggio che richiama la antica e amatissima festa dei fiori rivisitata in chiave moderna. Staffolani replica: "Lodevole iniziativa, peccato che i termini siano scaduti il 31 marzo. La solita tecnica della sinistra: raccontare fandonie, fare promesse, pur sapendo che non potrà mantenerle sin da ora. Tra l’altro l’iscrizione ha un costo. Una spesa che, ovviamente, non garantisce il raggiungimento del traguardo: vengono accettate solo otto candidature, per poi assegnare quattro titoli".
E ancora Glorio: "Il Comune non lo ha potuto fare entro i termini perché commissariato, anche grazie a chi oggi ci critica. Per candidarsi bisogna prevedere un impegno di spesa irrisorio, di duemila euro, che rappresenta comunque un atto politico che solo una amministrazione comunale eletta può assumere".
Silvia Santini