
La giunta comunale in Consiglio
Ci sarà uno spiraglio per garantire, almeno ad alcune fasce della popolazione di Fabriano, sconti a fronte dell’aumento della Tari che sembra ormai essere inevitabile e che l’amministrazione comunale cerca di mitigare.
Il Comune avrebbe trovato attorno agli 80mila euro da distribuire per evitare la stangata dell’aumento che si aggira attorno al 16 per cento. Martedì pomeriggio si è riunita per l’ultima volta la commissione in vista del Consiglio comunale che dovrebbe essere convocato martedì. L’opposizione compatta ha presentato alcune proposte: "Il nostro obiettivo è di non far aumentare la tassa rifiuti. Abbiamo proposto l’esenzione totale per le persone di età superiore a 75 anni con reddito lordo inferiore a 10mila euro, per i nuclei familiari con una persona con disabilità con Isee pari o inferiore a 12mila e 800 euro meno 70 per cento, per i nuclei con almeno un minore con Isee pari o inferiore a 17mila meno 50 per cento e un meno 10 per cento per i nuclei familiari o persone sole con Isee pari o inferiore a 18mila. Poi gli amministratori pubblici devono metterci del loro e il gettone del Consiglio comunale deve venire azzerato".
La maggioranza ha recepito le richieste e, per ora, afferma: "Stiamo lavorando a misure mirate per continuare a tutelare i soggetti più deboli, come gli anziani che vivono solo, le famiglie con Isee più basso, i nuclei numerosi con disabili e coloro che versano in una situazione precaria a livello occupazionale. L’obiettivo è garantire che in materia di Tari questi cittadini possano continuare a beneficiare di esenzioni od agevolazioni calibrate alle loro esigenze, anche impiegando, all’uopo, risorse provenienti dal bilancio comunale. Dispiace constatare che chi oggi accusa l’Amministrazione di aumentare le tasse alimenti consapevolmente una narrazione falsa".
Quanto alla questione degli stipendi degli amministratori, la maggioranza dice: "E’ opportuno chiarire una volta per tutte che l’adeguamento delle indennità è stato disposto dalla Legge di Bilancio 2022. Si tratta di un parametro definito in base alla fascia demografica dei Comuni e valido su tutto il territorio nazionale. Non solo l’aumento è un obbligo di legge ma non esiste, né può esistere, alcuna possibilità di tagliare tali compensi per destinarli ad altre voci di spesa. È una proposta che non ha alcun fondamento né tecnico né giuridico. Inoltre, l’idea secondo cui l’impegno politico dovrebbe essere gratuito è sbagliata e pericolosa. Retribuire gli amministratori significa garantirne l’indipendenza e la continuità nell’azione di governo".