
Il nuovo questore Cesare Capocasa
Ancona, 29 ottobre 2021 - «Sarò il questore della provincia di Ancona e non di Ancona. Sarò un referente per tutti i 47 sindaci, con tutto ciò che comporta in temi di risposte alle loro esigenze. Sarò un riferimento di vicinanza e sarò il questore di tutti i cittadini". Cesare Capocasa è il nuovo questore della città e ha già le idee chiare. Obiettivo principale è il controllo e la sicurezza del territorio ma non da dietro la scrivania perché "fare un giro notturno è qualcosa che ho sempre fatto, non è una novità – ha ricordato – Sono stato sempre in mezzo alla strada, non ho mai fatto un ufficio burocratico e, quindi, vivo la strada".
Capocasa ha fatto "la Mobile, la polizia giudiziaria, i commissariati, l’ordine pubblico per cui – ha sottolineato – la realtà della strada mi è molto vicina. Se devo capire come funziona una certa realtà, bisogna fare così e bisogna farlo anche da questore. Non ho mai dimenticato quello che ho fatto prima. Credo sia importante fare squadra anche in questi termini. Un giusto approccio con la realtà – ha commentato – per capire le varie fenomenologie che avvengono in una città". E non a caso, tra le priorità del nuovo questore vi è quella del ritorno della figura, per molti cittadini divenuta un mero ricordo, "del poliziotto di prossimità o, anche, di quartiere, perché dobbiamo aumentare la percezione di sicurezza, dobbiamo essere quelli dell’"esserci sempre", che è un po’ anche il nostro motto. E’ una figura che piano piano si è smarrita – ha proseguito – a causa delle risorse che, sappiamo, sono quelle che sono. Devo valutare e verificare se qui abbiamo la possibilità di ripristinarla ma la ritengo fondamentale per città come Ancona perché, in questo modo, si va a realizzare una prossimità, una vicinanza e un ascolto che sono fondamentali per il cittadino che in questo modo si sente più sicuro e più ascoltato. Quel poliziotto – ha sottolineato – sarà vicino ai cittadini e quel suo numero di cellulare sarà nelle tasche del commerciante come del responsabile scolastico. Sarà un riferimento per tutti e per tutti i problemi. Passare da una polizia dell’ordine a una polizia al servizio dei cittadini".
Capocasa , il cui fratello Oreste è già stato questore ad Ancona, prende in mano una città che ha visto recentemente liti e violenze soprattutto in centro ma "non sono abituato a fare valutazioni quando non conosco e non ho visto. La mia esperienza sul territorio mi insegna questo. Penso – ha riferito – che già nel tardo pomeriggio mi farò un giro e comincerò un po’ a capire di cosa stiamo parlando a livello di criticità, di disagio. Noi dobbiamo essere degli interpreti molto attenti del disagio: che siano le baby gang, la mala movida o altro. Vorrei vedere come si manifestano e, insieme ai colleghi, elaboreremo le strategie di contrasto durante i tavoli di sicurezza del prefetto. Intercetteremo i bisogni, i disagi, le difficoltà e le criticità – ha proseguito – per poi poter dare una risposta efficace ed efficiente in questi contesti. Questo è un contesto di sicurezza urbana che ha come riferimento il bene pubblico, identificabile nella vivibilità del territorio, nel decoro di una città. Lavorare per la prevenzione – ha concluso – vuol dire anche il controllo di vicinato dunque il filo diretto con la polizia".
Nella mattinata di ieri, Capocasa è stato ricevuto in Comune dal sindaco Valeria Mancinelli, il vicesindaco Pierpaolo Sediari, l’assessore alla Sicurezza Stefano Foresi e il Comandante della polizia municipale Liliana Rovaldi. "Facendo fronte a scenari mutati a causa della lunga stagione del Covid – ha detto il questore – la sinergia tra le forze dell’ordine e gli enti locali si rende sempre più necessaria. I genitori, le famiglie, gli anconetani chiedono sicurezza e a questa domanda dobbiamo dare una risposta concreta". Sicurezza, prevenzione, lotta al degrado e all’inciviltà "sono gli obiettivi comuni – ha detto il sindaco – che verranno sviluppati già nei primi incontri operativi con il nuovo questore, in linea con il coordinamento già attivo da tempo nel capoluogo attraverso il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica".