
Cimitero a pezzi, la nostra inchiesta Il sindaco: "Subito una ricognizione"
di Giacomo Giampieri
Anche il "futuro" dei cimiteri, per certi versi, ruota attorno alla nomina della nuova Giunta. Dall’entourage del neo sindaco Daniele Silvetti, infatti, apprendiamo che non appena verranno comunicati i componenti della squadra di governo di Ancona – compreso quindi l’assessore ai Lavori pubblici, che può incidere più direttamente sui servizi cimiteriali -, l’amministrazione comunale e il dirigente di riferimento dovrebbero effettuare nel breve periodo sopralluoghi specifici nei camposanti della città. Tra i quali ovviamente, il principale, Tavernelle, la cui parte monumentale è esposta a condizioni di inesorabile degrado. È di due giorni fa il tour dell’orrore realizzato dal Carlino, nel quale abbiamo evidenziato i lati più fragili di un luogo "sacro", di ricordo e silenzio, in realtà lasciato ad un totale decadimento. Le persone, quotidianamente, sono costrette loro malgrado a convivere con i colombari a rischio crollo, le lapidi divelte e perfino, incredibile ma vero, le bare fracassate con le ossa dei poveri defunti visibili da sopra. Durante la campagna elettorale, in occasione degli incontri sul territorio con gli anconetani, Silvetti aveva ascoltato più di una lamentela da parte della popolazione in merito allo stato di conservazione dei cimiteri. Commenti del tipo "situazione inaccettabile, vergognosa, indecente" riassumono l’umore di una città impotente, dinanzi ad un camposanto che crolla a pezzi. Se è vero che i cittadini hanno evidenziato a più riprese lo stato dei cimiteri, ora si aspettano un cambio di passo per accelerare le operazioni di riqualificazione e di messa in sicurezza. D’altronde, un caso su tutti, dà bene misura di quel che accade a Tavernelle. Nella porzione antica, visitata anche da noi, c’è una tomba che contiene salme di persone scomparse nel 1800. Sotto i colpi delle intemperie, ma anche del terremoto di novembre scorso, la copertura è franata distruggendo le bare contenute al suo interno. Con il risultato sgradevole che, purtroppo, si possono scorgere le ossa dei defunti. Uno scenario agghiacciante, un manufatto pericoloso per chi vi passa vicino per portare un fiore ad un proprio caro scomparso. Come nel caso di una famiglia, che detiene una piccola cappella privata a due passi, e che ha segnalato al Comune da tempo. L’impegno di sistemare c’è stato, ma è arrivato soltanto un telo verde a "coprire il problema". Insomma, tra i primi problemi da risolvere da Silvetti anche quello relativo ai cimiteri. Intanto un segnale di apertura.