di Pierfrancesco Curzi
Paziente con carcinoma prostatico con metastasi alla laringe operato a Torrette: guarito pienamente e dimesso ieri mattina tre giorni dopo il delicato intervento chirurgico. Un caso rarissimo, se ne contano 13 in tutto il mondo, quello affrontato dall’équipe diretta dal dottor Massimo Balbi, primario del reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale regionale di Torrette. Grazie ad una protesi in titanio il soggetto, un anconetano di sessant’anni, è tornato a respirare, parlare e soprattutto deglutire senza alcun affanno. Un’alternativa decisamente migliore ad una prospettiva segnata: la tracheo con il foro alla base del collo attraverso cui svolgere le funzioni.
Da un impatto davvero invasivo ad una vita normale. "In effetti è così – spiega il dottor Balbi –, il paziente non avrebbe avuto alternative diverse, invece adesso sta bene. Guardi, l’ho dimesso neppure un’ora fa. L’aspetto più delicato non era tanto la recisione delle corde vocali che non andavano compromesse, quanto la possibilità di deglutire il cibo. A tre giorni dall’operazione, dopo una prima fase in cui gli abbiamo somministrato una dieta liquida e poi cremosa, il signore può mangiare di tutto, anche le tagliatelle".
Un rarissimo caso di metastasi laringea da carcinoma prostatico trattato chirurgicamente, senza intaccare le corde vocali mediante la rimozione dello scudo tiroideo, struttura portante delle corde vocali, e ricostruzione dello stesso con protesi in titanio. Al paziente in questione era stato diagnosticato un tumore alla prostata dieci anni fa, trattato con terapia ormonale e radioterapia. A dieci anni di distanza, durante una visita di controllo e grazie alle moderne metodiche di indagine è stata riscontrata una metastasi laringea: "Si tratta di un caso estremamente raro – aggiunge Balbi –. Nei pochi casi al mondo descritti dalla letteratura internazionale il trattamento di prima scelta fino ad oggi utilizzato per questi pazienti è stata la laringectomia totale o subtotale, ossia la rimozione completa dell’organo della voce con sacrificio delle corde vocali e tracheostomia permanente. Si tratta di un caso rarissimo, non esiste una lista d’attesa in materia, dunque sarà difficile affrontare un caso analogo molto presto". L’intervento eseguito dall’équipe anconetana di otorinolaringoiatra ha previsto la rimozione totale della massa tumorale, preservando completamente le corde vocali. Una modalità d’intervento pionieristica quella messa a punto dal team del dottor Massimo Balbi.