
L’imprenditore Diego Mingarelli, ceo dell’azienda Diasen di Sassoferrato
Una riunione fiume, terminata nel tardo pomeriggio di ieri, ma piuttosto chiarificatrice per delineare il futuro vertice di Confindustria Ancona che, dal 16 novembre, succederà a Pierluigi Bocchini. Il Consiglio direttivo e il Consiglio generale dell’associazione di categoria, infatti, avrebbero trovato la quadra per indicare il nome di Diego Mingarelli, ceo dell’azienda Diasen di Sassoferrato, per il ruolo di presidente. Una lunga esperienza associativa, la sua. La prima carica nel Comitato territoriale di Fabriano, prima di essere nominato presidente della Piccola Impresa di Confindustria Ancona. Nel recente passato è stato anche presidente del Comitato marchigiano, sempre relativo alle piccole imprese, ma ha anche avuto un ruolo di prestigio nell’omologo Comitato italiano. I passaggi tecnici: sarà, ovviamente, l’assemblea a dover ratificare la nomina di Mingarelli, che subentrerà a Pierluigi Bocchini (ceo dell’ex Clabo, oggi Bocchini, ndr). Il nuovo presidente di Confindustria Ancona, indicato nell’appuntamento di ieri, dovrà ricevere il placet dell’assemblea, che dovrebbe tornare a riunirsi alla fine del mese e, dunque, a metà novembre, proprio per la scadenza elettorale prevista da calendario. Allora potrà entrare in carica.
L’azienda di Mingarelli ha radici profonde ed è nata nel 2000 da un’idea di Floriano, suo padre, capace di cambiare pelle ad una piccola azienda divenuta innovativa e presto leader nelle soluzioni green per il comparto edilizio. Oggi è Diego a guidarla, che con lungimiranza ha spinto lo studio dei materiali e la sperimentazione di soluzioni all’avanguardia in direzione di una sostenibilità ambientale che è diventata, per Diasen, tratto distintivo, identità condivisa ed elemento di caratterizzazione sul mercato. La sede e la produzione di Diasen sono a Sassoferrato, piccolo comune dell’entroterra marchigiano, che sorge a ridosso di un grande polo nazionale per la manifattura e la cultura produttiva.
Dal quartiere generale di Confindustria Ancona, ieri, non sono trapelate ulteriori informazioni (ufficiali) in merito all’indicazione di Diego Mingarelli come candidato unico, ma come noto in questi casi si resta sempre piuttosto abbottonati. Bocche cucite, ma la strada sarebbe tracciata. E così nei prossimi giorni potrebbe arrivare persino l’investitura che, poi, aprirà una nuova era in seno alla presidenza dell’associazione di categoria che riunisce gli imprenditori anconetani.