PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Corse tagliate, altro giorno di caos. In attesa sotto al sole, distribuita acqua: "Viaggiare così è un vero inferno"

Il nuovo orario ridotto continua a creare disagi e proteste, l’azienda cerca di trovare soluzioni tampone. L’aria condizionata nella sala d’attesa di piazza Ugo Bassi è ancora fuori uso. Messa nuova segnaletica.

Il nuovo orario ridotto continua a creare disagi e proteste, l’azienda cerca di trovare soluzioni tampone. L’aria condizionata nella sala d’attesa di piazza Ugo Bassi è ancora fuori uso. Messa nuova segnaletica.

Il nuovo orario ridotto continua a creare disagi e proteste, l’azienda cerca di trovare soluzioni tampone. L’aria condizionata nella sala d’attesa di piazza Ugo Bassi è ancora fuori uso. Messa nuova segnaletica.

Caldo asfissiante, il sole a piombo, l’aria condizionata nella sala d’attesa ancora fuori uso: un martedì di passione per i soggetti più fragili che ieri sono usciti di casa per muoversi in autobus: "Non sapevo nulla della modifica degli orari, addirittura che in questi giorni fosse come un festivo" è il commento più frequente che abbiamo ricevuto nella mattinata di ieri dalle persone in attesa di un mezzo pubblico alla stazione, in piazza Ugo Bassi, in via Colombo e all’ospedale di Torrette. Il personale dell’azienda del trasporto pubblico locale ha cercato di supportare la clientela. Quando le temperature si sono alzate a livelli insostenibili per gli anziani e con forte umidità, sono state distribuite bottigliette di acqua fresca ai passeggeri in attesa sotto le pensiline: "Siamo riusciti a tamponare l’emergenza, seppur di poco – ha detto il presidente di Conerobus, Italo D’Angelo – aggiungendo alcune corse negli orari e sulle tratte più frequentate. Per quanto riguarda la comunicazione agli utenti, stiamo facendo affiggere cartelli alle fermate con i nuovi orari". Una mossa giusta ma poco tempestiva, tenendo conto che la maggioranza dei passeggeri che si muovo in questo periodo sono anziani e stranieri. Già dalle 7,30 di ieri mattina è iniziata la battaglia per migliaia di utenti del Tpl che si dovevano muovere in città. Anzi anche prima: "Sono salita sull’1/4 pochi minuti prima delle 6 per andare al lavoro in centro – è il racconto di una donna che fornisce anche dettagli poco piacevoli – Non ho capito il motivo per cui Conerobus ha tolto la linea 10 per portare gli operai alla Fincantieri. Senza quello salgono tutti sull’1/4 e stavolta invece di un bus doppio hanno messo un normale 12 metri a due porte. Tra noi donne delle pulizie, decine di operai del cantiere e altri passeggeri è stato un viaggio d’inferno da piazza Ugo Bassi a piazza Roma. Qualcuno ha pure allungato le mani, ci sono state liti, proteste, minacce, un caos".

I treni regionali in arrivo da nord, sud e ed est alla stazione dorica hanno scaricato passeggeri/lavoratori di buon mattino. I bus? Una chimera: "Come faccio ad arrivare a Borgo Rodi con il 6 che parte tra mezz’ora?" si lamenta una ragazza di chiare origini sudamericane mentre un bancario del centro commenta sibillino "c’ho sbattuto la faccia ieri con i cosiddetti nuovi orari, ma il treno a me ad Ancona mi porta sempre allo stesso orario; per me che non vado in ferie ad agosto saranno due settimane faticose".

L’epicentro dell’attesa e delle pensiline piene resta sempre piazza Ugo Bassi, ma di fatto rispetto a lunedì non ci sono stati né miglioramenti né peggioramenti. Le poche corse aggiunte da Conerobus dopo le nostre segnalazioni hanno avuto un effetto placebo. Altrove le cose non sono andate meglio. Alla fermata delle linee 30 e 31 all’ospedale di Torrette alle 12,45 una ventina di passeggeri attende il collegamento per Ancona. Tra di loro un uomo di origini mediorientali in carrozzina, accompagnato dalla moglie, appena uscito da una visita in un reparto del nosocomio. È debilitato e fa fatica a sopportare il caldo asfissiante nonostante l’ombra garantita da un albero. Per fortuna il 30 è arrivato di lì a poco e lui ha potuto salire a bordo.