Covid Ancona, contagiata una bambina. Profughi nascosti tra la feta, uno era positivo

Due i casi in provincia, 17 in regione. E gli incassi per il Comune crollano da 34 a 21 milioni causa pandemia

Il camion trasportava profughi, uno era positivo

Il camion trasportava profughi, uno era positivo

Ancona, 22 settembre 2020 - C’è anche un positivo al Coronavirus tra i sei profughi afghani malati di scabbia che viaggiavano dentro al cassone frigorifero di un camion proveniente dal porto greco di Salonicco e diretto al porto di Ancona. A soccorrere gli stranieri sono stati i carabinieri della stazione di Castel San Pietro Terme (Bologna) dopo averli trovati in un area di servizio all’interno di un tir destinato al trasporto refrigerato della feta, formaggio tradizionale greco. Cinque profughi sono stati successivamente trasferiti in un centro accoglienza straordinaria, mentre il sesto, positivo al Covid, è stato sottoposto alla sorveglianza sanitaria, con isolamento fiduciario in un albergo di Imola.

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Ad Ancona, invece, contagiata una bimba di 10 anni che accusava sintomi febbrili dallo scorso 13 settembre. La giovanissima, residente nel capoluogo, è stata poi sottoposta al doppio tampone da cui è emersa la positività certificata dal bollettino di ieri del Gores, in cui in provincia compare anche un 24enne di Camerano.

Due casi nell’Anconetano, dunque, a fronte dei 17 complessivi in regione, quasi tutti riconducibili a contatti domestici con soggetti già infetti e a rientri dall’estero, in particolare Romania, Kosovo, Albania e Camerun. Un numero, quello accertato ieri, inferiore ai giorni precedenti, ma trattandosi del bollettino del lunedì i dati restano comunque preoccupanti dal punto di vista della presenza del virus sul territorio. Ragionando in termini percentuali, infatti, 17 positività su 420 tamponi fanno segnare un’incidenza del 4%, quindi statisticamente superiore a quella del giorno precedente quando i casi erano stati 31 ma su 921 verifiche, pari al 3.3%.

È la dimostrazione che il Covid ormai da alcune settimane ha di nuovo messo le radici nelle Marche, sebbene con minore invadenza ed incisività rispetto a quanto accadeva in primavera con gli ospedali a rischio collasso per i pienoni nelle terapie intensive. Ad oggi, per fortuna, sotto il profilo sanitario la gestione è decisamente meno affannosa e complicata, visto che sono 24 i malati Covid ospedalizzati in tutta la regione, di cui due in terapia intensiva, a fronte di 1966 soggetti in isolamento domiciliare tra infetti e quarantenati. Ma intanto le conseguenze della pandemia in termini economici iniziano a toccare anche gli enti pubblici. Il Comune di Ancona, infatti, in questo 2020 fino a tutto agosto ha avuto entrate - tra multe, servizi a domanda individuale e imposte - per 21 milioni di euro, a fronte dei 34 di media dell’ultimo triennio. Incassi con una perdita complessiva di oltre il 60% in buona parte riconducibili proprio all’effetto-virus.