"I numeri forniti dalla Regione al vostro giornale nei giorni scorsi, relativi al primo trimestre 2025, denotano sicuramente un miglioramento della situazione relativa alle liste di attesa rispetto al recente passato, ma contestualmente evidenzia come un numero elevato di prenotazioni 230.918 pari al 34% del totale non trova una immediata risposta portando poi oltre 100mila cittadini a rivolgersi altrove chiedendo di non essere richiamati. Vi è una domanda crescente di sanità, dovuto anche al rapido invecchiamento della popolazione, così come è evidente che necessita implementare gli sforzi per rispondere alle esigenze dei cittadini evitando che vadano a curarsi fuori regione aumentando i costi della mobilita’ passiva.
Recenti dati del Ministero della Salute certificano come 9.7 marchigiani su cento rinunciano a curarsi e tra questi la percentuale femminile è particolarmente elevata e pari all’11.6% a fronte di un 7.8% di uomini.
Ben venga il “monitoraggio” delle liste di attesa, così come un maggior controllo sulla appropriatezza delle prescrizioni, ma fondamentale è l’investimento sul personale medico ed infermieristico, bloccato spesso da vincoli di spesa definiti a livello nazionale ed ormai anacronistici.
Necessita sul tema la ripresa del confronto con i sindacati, ed il verificare, risorse alla mano, la possibilita’ di effettuare alcuni interventi come avvenuto in Piemonte e Liguria, per ampliare l’offerta delle prestazioni e fornire maggiori risposte ai cittadini.
Le Marche hanno le potenzialita’ per rafforzare la capacita’ di risposta alle istanze dei cittadini passando dalla analisi dei dati a risposte concrete e condivise con i sindacati".
Luca TaleviSegretario Cisl Marche