GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Divieto di balneazione a Falconara: scolmatori aperti

Le piogge della notte di venerdì, abbinate a quelle delle prime ore del mattino di sabato, hanno portato allo stop ai tuffi in mare

Divieto di balneazione a Falconara, bandiera rossa issata sulle torrette

Falconara, 25 giugno 2023 - Sabato senza tuffi anche nelle acque di Falconara. Le piogge della notte di venerdì, abbinate a quelle delle prime ore del mattino, hanno portato "all’automatico" divieto di balneazione. Almeno il quinto dall’inizio della stagione balneare, in conseguenza dell’apertura degli scolmatori. Detto che la giornata di ieri non era propriamente balneabile, dal punto di vista meteorologico, ugualmente molte persone si sono recate in spiaggia vista la temperatura resa gradevole dal sole caldo e da una brezza che non guastava. Va detto, però, che quelle molte persone, pressoché tutte, il bagno non l’hanno fatto. Ad inizio giornata la comunicazione istituzionale del Comune: "A seguito della comunicazione di Viva Servizi (ente gestore della rete fognaria, ndr) giunta in data 24 giugno 2023 - l’attacco della "consueta" nota dell’Ente falconarese - relativa all’attivazione degli scolmatori a mare, a scopo precauzionale e a tutela della salute pubblica, ai sensi dell’ordinanza sindacale numero 33 del 2023, è temporaneamente vietata la balneazione sull’intero litorale sud, dalla raffineria Api fino al confine con Ancona, dal palo P25 al palo P1, fino a nuova comunicazione".

Che per tutta la giornata di ieri non è arrivata. Tanto che, alle 19, sventolava ancora bandiera rossa sulle torrette dei bagnini di salvataggio, in aggiunta ai cartelli affissi negli appositi spazi che riportavano lo stesso messaggio. Per dovere di cronaca, il mare si presentava color marroncino ma anche sporco dai legnami portati dalle mareggiate e, verosimilmente, anche dal fiume Esino, che già aveva fatto sfracelli a metà maggio dopo gli ultimi eventi alluvionali e quindi eccezionali.

Oltre a questo, però, la questione sversamenti, per Falconara come per Ancona, è una storia vecchia come il mondo. Il 30 gennaio scorso, società in tandem con il Comune falconarese, avevano presentato l’ultima ipotesi progettuale. Ma in attesa del maxi progetto da 22 milioni di Viva Servizi, che prevede la realizzazione di una grande condotta in spiaggia per impedire ai collettori di riversare i liquami in mare, sinergica rispetto alla posa di due grandi tubazioni di prima pioggia, la sensazione è che purtroppo i disagi per i frequentatori della spiaggia proseguiranno per tutta l’estate. E allora non si può far altro che sperare che non piova eccessivamente: operatori, turisti e assidui clienti della spiaggia con tutta probabilità lo faranno. Intanto il pensiero è rivolto al presente e alla giornata di oggi. In attesa della celere e liturgica rimozione del divieto, dopo le analisi di rito.