
Mansour Nasr, il medico palestinese laureato all’Università Politecnica delle Marche
Appello contro il genocidio a Gaza: "Per una mobilitazione etica, intellettuale e istituzionale". L’iniziativa è stata lanciata da un gruppo di docenti, personale tecnico amministrativo, ricercatori, dottorandi e studenti dell’Università Politecnica delle Marche. Il comunicato inviato non parte dalla direzione dell’ateneo, appena rinnovata l’altro ieri con l’elezione del prof. Enrico Quagliarini, successore dell’ormai ex rettore Gian Luca Gregori. Intanto il gruppo in questione ha avviato una campagna ben precisa. Nel comunicato si fa riferimento proprio ai vertici di UnivPm e proprio Quagliarini dovrà chiarire la sua posizione in merito alla questione: "In risposta alle atrocità in corso nella Striscia di Gaza, una numerosa rappresentanza della comunità accademica dell’Università Politecnica delle Marche il 19 maggio ha lanciato un appello urgente per chiedere agli organi di ateneo azioni concrete per una mobilitazione etica, intellettuale e istituzionale. Le università _ si legge nella nota _ hanno sempre rappresentato uno spazio privilegiato per lo sviluppo del pensiero critico, la circolazione della conoscenza e la promozione dei diritti fondamentali. Non possono essere spettatrici passive del genocidio a Gaza. I firmatari dell’appello sostengono che oggi più che mai, esse abbiano il dovere morale di assumere un ruolo attivo nella denuncia delle violazioni di tali diritti e nella difesa dei principi democratici di giustizia e solidarietà e che la formazione e la ricerca debbano contribuire alla costruzione di una società che ripudi la violenza e difenda la dignità umana e i valori della pace e della giustizia sociale". Il gruppo dell’università dorica entra nel merito della campagna; dall’adesione formale al boicottaggio accademico, sospendendo ogni collaborazione con enti e istituzioni israeliane complici della violenza e delle violazioni del diritto internazionale alla petizione che conta, ad oggi, quasi un migliaio di firme, tra cui oltre 180 del personale tecnico amministrativo, oltre 80 di docenti, 35 di ricercatori, una quarantina di assegnisti, una cinquantina di dottorandi, 16 di specializzandi e oltre 400 di studenti. Il numero aumenta di giorno in giorno: "Una forma di riconoscimento onorario alla memoria del medico palestinese Mansour Nasr, laureato all’Univpm, ucciso nei bombardamenti israeliani mentre curava i suoi pazienti" si legge nella nota diffusa.