Pesca abusiva di ricci mare nel litorale anconetano, foglio di via obbligatorio dal capoluogo per un italiano 57enne. È quanto disposto dal questore di Ancona Cesare Capocasa, all’esito della proposta della Guardia di Finanza. La Stazione navale dorica, infatti, aveva segnalato la reiterazione dell’attività illecita, perpetrata almeno in tre occasioni. Recentemente erano stati sequestrati oltre 10mila ricci di mare assieme all’attrezzatura per l’asporto dell’echinoderma dal fondale marino. L’uomo era stato anche adeguatamente multato, ma incurante delle ripetute identificazioni da parte delle forze dell’ordine aveva continuato ad imperversare lungo la costa, prelevando indiscriminatamente migliaia di esemplari e, ovviamente, senza le abilitazioni necessarie.
Per contrastare il ripetersi di tali condotte, che di fatto alimentano il commercio illegale e sono altamente nocive per i delicati equilibri dell’ecosistema marino, il questore ha emesso il foglio di via obbligatorio nei confronti del 57enne: non potrà fare rientro nel territorio comunale di Ancona per tre anni. Le acque della Riviera del Conero, specie quelle tra Portonovo e l’area portuale, sono particolarmente popolate dai pregiati ricci di mare. Per questo altrettanto "frequentate" dai pescatori di frodo. Anche stavolta, però, il lavoro degli inquirenti ha permesso di scoprire e fermare quell’uomo avvezzo all’illecita attività, ora costretto a rimanere alla larga dal capoluogo per i prossimi tre anni. Il maxi sequestro di oltre 10mila esemplari non è l’unico ‘record’ compiuto dai finanzieri all’ombra del Guasco. A metà luglio erano finiti nei guai due soggetti, capaci di tirar fuori dall’acqua quasi 6mila ricci, i quali avrebbero potuto fruttare più di 12mila euro.