
Giovanni Paolo II fu sempre molto legato al nostro territorio. Basti pensare a Loreto. Ma anche al capoluogo. E in questo senso è impossibile non citare la sua visita ad Ancona, che lo accolse in modo straordinario. Ed è per questo che l’associazione culturale Ankon Nostra, in collaborazione con Arcidiocesi di Ancona e Osimo, il Comune e l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale, ha organizzato per il centenario dalla sua nascita la due giorni intitolata "Giovanni Paolo II in terra anconetana". Ieri mattina, sulla banchina a lui intitolata, si è svolta una breve cerimonia di fronte alla targa che ricorda la visita di Karol Wojtyla nel 1979. Nel pomeriggio, nel piazzale del Duomo, è stata collocata una targa topografica. Un segnale con su scritto semplicemente Largo San Giovanni Paolo II, nel tipico color marrone che di solito indica un bene di importanza storica, culturale o architettonica. A togliere il velo che nascondeva la targa è stato l’assessore alla cultura Paolo Marasca, in rappresentanza del sindaco. Valeria Mancinelli è stata invece presente la mattina al porto, limitandosi a ringraziare quanti oggi, come in passato, si sono spesi per accogliere il pontefice ad Ancona. Come fecero gli arcivescovi Edoardo Menichelli e Carlo Maccari. Di cui Giovanni Paolo II era molto amico. L’arcivescovo Angelo Spina ricorda come "Karol Wojtyla venne al mondo e posto in un momento storico molto difficile". Come fu la sua vita, verrebbe da dire. "Ebbe una storia personale difficile. Perse la madre a nove anni, il padre non ancora ventenne e un fratello dodicenne".
Il comandante del porto Enrico Moretti ricorda un’altro passaggio importante al porto dorico: la partenza di san Francesco dal porto dorico, verso la Terrasanta: "Francesco e Karol, entrambi santi. Chi sono i santi? Sono persone belle, luminose, capaci di creare una comunità nuova. Wojtyla era uno di questi astri" Oggi (ore 10) sarà inaugurata una mostra fotografica nella chiesa di Santa Maria della Piazza, che si chiuderà domenica 2 agosto (ore 18). Si tratta principalmente di immagini che raffigurano i momenti più significativi della visita di Wojtyla ad Ancona. Molti i soggetti che hanno contribuito all’iniziativa della doppia targa, oltre a quelli già citati, c’è il patrocinio della Regione, la partecipazione della Capitaneria di Porto – Direzione marittima delle Marche e Opere Caritative Francescane, e il sostegno di Confartigianato Ancona e Pesaro Urbino, Ancos e Copyemme.
r. m.