Ex Cascamificio, la giunta: "I conti sono approssimativi"

Problemi per il recupero della grande struttura che nel progetto dell’ex sindaco Bacci deve ospitare un centro multifunzionale dedicato a teatro e cultura.

Ex Cascamificio, la giunta:  "I conti sono approssimativi"

Ex Cascamificio, la giunta: "I conti sono approssimativi"

Recupero dell’ex Cascamificio, la nuova giunta Fiordelmondo punta ancora il dito contro la vecchia amministrazione guidata dall’ex sindaco Massimo Bacci che ha avviato il progetto. "C’è un’enorme divergenza - ha spiegato in aula l’assessora ai Lavori pubblici Valeria Melappioni rispondendo a una interrogazione di Nicola Filonzi (JesiAmo) - fra quanto è stato stimato in fase di richiesta finanziamento e la realtà dei numeri che i progettisti ci stanno fornendo adesso in maniera oggettiva. È stata effettuata una valutazione molto approssimativa e l’amministrazione ora si vede costretta da scelte precedenti non appropriate e misurate ad affrontare una battaglia di risorse economiche e temporali: perché ci sono tempi ferrei ai quali non vogliamo assolutamente rinunciare. E c’è un dispendio di energie enorme da parte degli uffici che forse un ponderato e consapevole precedente comportamento istituzionale ci avrebbe potuto evitare oggi. Questo avrebbe significato fare delle scelte. Parliamo per il San Martino da 6mila metri quadri da recuperare, per l’ex Cascamificio 18mila metri quadrati, tutti insieme nello stesso Pinqua. Questo ha portato, e ora è a una non dettagliata valutazione degli interventi e quindi ad una non adeguata richiesta di finanziamento. Senza una chiara visione di città – aggiunge l’assessora - si arriva a chiedere tutto. Questa amministrazione invece si sta distinguendo per decidere come e perché degli interventi e non il quanto e il quanto grande. Forse andavano fatte scelte a seguito di valutazioni dettagliate. In questo momento la responsabilità dell’amministrazione fa sì che ci sia un profondo e complesso lavoro con gli uffici e i progettisti per usare i finanziamenti nei tempi giusti".

Gli spazi, 18mila metri quadrati di cui 10mila coperti, una volta riqualificati, dovrebbero, secondo il progetto della giunta Bacci ospitare il laboratorio di scenografia (che oggi si trova nella zona industriale) e sartoria. Un centro multifunzionale: luogo di lavoro, formazione, contaminazione culturale, ispirazione, aggregazione e memoria. Ma dovrebbe anche essere sede di residenze e magazzini di scene e costumi di repertorio. La Fondazione Pergolesi Spontini come partner privato, ha acquisito per conto del Comune a 1,2 milioni di euro l’ex stabilimento per la cardatura e la filatura dei cascami di seta. Un progetto da oltre 5 milioni, di cui 3,8 finanziati dal bando del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili.