MARINA VERDENELLI
Cronaca

La figlia del killer di Cerreto d’Esi: “Ho visto mia madre accoltellata, si faccia giustizia per lei”

La 16enne si sfoga su Facebook rispondendo a chi commenta sul profilo del padre

I carabinieri davanti all'abitazione del delitto di Cerreto d'Esi

I carabinieri davanti all'abitazione del delitto di Cerreto d'Esi

Cerreto d’Esi (Ancona), 16 ottobre 2023 – «E’ ora che si faccia giustizia per tutti e soprattutto per mia madre che era una donna fantastica. Bisogna parlarne, anche se io lo faccio con un buco incolmabile nel cuore, di queste cose, mia madre non vorrebbe che questo succeda ad altre donne, altri uomini. La violenza di genere esiste, provata sulla mia pelle e dimostrata in modo orribile su mia madre".

A parlare è la figlia di 16 anni di Concetta Marruocco, la donna uccisa a coltellate dal marito. Era in casa la notte del delitto e ha vissuto sulla sua pelle la morte violenta della madre. Dal profondo del dolore in cui lei e tutti i parenti e amici di Titti, così Concetta era chiamata da chi l’amava, ha trovato la forza di rispondere su Facebook ad una valanga di commenti che si stanno susseguendo sulla pagina del profilo social del padre che è stato bersagliato anche di insulti. Spiega quello che ha vissuto e quello che ancora sta provando per fatti familiari delicati e dolorosi. Si è inserita nelle critiche che stanno piovendo a 360 gradi da persone che nemmeno conoscono la vicenda e utilizzano al solito la tastiera per sfogare rabbie inutili. In questi messaggi si è presentata come la figlia e sottolinea di aver visto "l’uomo "non così violento" (come qualcuno lo ha descritto, ndr) accoltellare la madre davanti ai suoi occhi, che ha visto la madre soffrire tutti i giorni perché l’uomo "non così tanto violento" la picchiava tutti i giorni.

Per favore se nemmeno lei (riferito ad un leone da tastiera, ndr) conosce l’accaduto si faccia gli affari suoi, ne guadagna di salute e di rispetto, perché si fidi che persone come lei che difendono una bestia così non lo meritano". La figlia chiede giustizia. Dopo la tragedia è stata accolta a casa della zia, una seconda mamma per lei. Sempre sulla pagina facebook di Panariello sono intervenuti alcuni parenti dell’omicida che hanno spiegato come non potevano immaginare che arrivasse a tanto. Anche uno dei due figli della coppia è intervenuto nella lunga carrellata di messaggi che tacciano il padre come una persona che non merita niente di buone dalla vita usando risposte molto aggressive. Alcuni commentatori hanno invitato Facebook a chiuderne il profilo per evitare lo stillicidio e la gogna già in corso.

ma. ver.