
La prima a cimentarsi nel volo è stata Federica
Prove di (definitiva) autonomia e sorvoli della città per i tre falchetti figli di Federico e Costanza, già noti come i ‘Falchi dell’Imperatore’, la coppia che da anni nidifica sulla torre campanaria della chiesa di San Floriano. Con affaccio su piazza Federico II, le uova di mamma e papà falchi avevano iniziato a schiudersi nei giorni di Pasqua ed erano nati i tre rapaci, monitorati e "adottati" dall’intera comunità jesina che ha potuto seguirli costantemente grazie alla webcam predisposta sulla sommità del campanile.
Ed ora è partito anche il toto-nomi pei tre falchetti pellegrini. Tra quelli più gettonati: Federica da Jesi, Sveva Costanza Seconda e Pellegrino. Dopo essere cresciuti in fretta, i tre rapaci stanno iniziando i primi voli sopra Jesi. Ha inaugurato il giro Federica, apparsa la più coraggiosa, che si è involata nella serata di mercoledì scorso. Gli altri, fratello e sorella, si sono sporti sul cornicione della torre nei giorni successivi, prima di ‘decollare’ su Jesi. Come spiegato, la famigliola vive esattamente sopra la piazza dove, il 26 dicembre 1194, nacque il grande imperatore svevo, lo ‘Stupor Mundì’ autore, tra l’altro, del primo importante trattato sulla falconeria.
Ed è proprio la memoria dell’Hohenstaufen ad ispirare i nomi di questi rapaci noti in città come ‘i Falchi dell’Imperatore’. I falchetti sono stati seguiti passo passo dai cittadini, in diretta streaming H24 e ogni giorno sul sito del Comune di Jesi, grazie alla telecamera di ultima generazione sistemata da Gianluca Tiroli, veterinario esperto di rapaci, e dal documentarista Michel Giaccaglia.
Quella dei falchi è una storia che ha appassionato anche la comunità scientifica, perché la coppia di falchi che da anni nidifica nel complesso di San Floriano a Jesi non fa parte di un progetto di reintroduzione della specie in natura, ma vive in maniera assolutamente selvatica. Federico e la compagna Ginevra hanno scelto il centro storico di Jesi spontaneamente, sono una coppia affiatata e ogni anno, dopo aver allevato la prole, ripartono.
"Abbiamo solo creato loro un luogo dove poter nidificare – ha spiegato recentemente Tiroli –. Il cibo che si procurano è frutto di battute di caccia del tutto naturali, nessuno fornisce loro cibo di nessun tipo". E nel frattempo, sui social, impazza il toto-nomi. Soprattutto sulla pagina Facebook ‘Federico e Costanza – I Falchi dell’Imperatore’. Molto apprezzati anche le pillole video che ritraggono i falchetti che entrano e escono dal nido. Ormai ‘figli’ di tutta Jesi.