Come ogni anno si è rinnovata anche ieri mattina la tradizione della processione delle barche in occasione della Festa del Mare, un evento che vuole onorare e celebrare il legame profondo tra la città e il suo mare. La manifestazione ha visto la partecipazione delle autorità civili e militari, dei pescatori, dei diportisti e di numerosi cittadini, tutti uniti in un momento di preghiera e riflessione.
A partire dalle 10.15, il rimorchiatore "Elisabetta" ha salpato le sue ancore dalla banchina 1, dando il via alla solenne processione delle barche. A bordo si sono radunati i rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui il sindaco Daniele Silvetti, l’arcivescovo Angelo Spina e il cappellano del porto don Dino Cecconi, il presidente dell’Autorità Portuale Vincenzo Garofalo, il comandante della Guardia Costiera e Capitaneria di Porto, ammiraglio ispettore Vincenzo Vitale, il presidente della Stella Maris - che ha curato l’organizzazione della parte spirituale della festa - Mattia Pignataro, e altri esponenti delle forze dell’ordine come Guardia di Finanza, Polmar, Vigili del Fuoco, delle associazioni e della società civile. L’atmosfera, carica di emozione e rispetto, è stata segnata dal ricordo dei caduti del mare, ai quali è stata dedicata una cerimonia speciale con la deposizione di una corona di fiori nelle acque antistanti il porto.
"Il mare è un ponte tra i popoli – ha sottolineato Silvetti- e lo spirito degli anconetani è quello di accogliere chi arriva dalle peggiori tragedie all’insegna della fratellanza e dell’inclusione. Ogni anno la processione in mare ci dà nuovi spunti di riflessione: c’è un mare che lavora, un mare che accoglie, un mare che racconta la nostra storia".
"Per Ancona il porto significa da sempre accoglienza – le parole di Don Dino e di Monsignor Spina- per chi arrivava da molto lontano e cercava una terra di pace. Ricordiamo a tal proposito i tanti defunti in mare , che il Signore doni loro eterno riposo".
Le parole delle autorità presenti hanno sottolineato l’importanza di mantenere viva la tradizione, che affonda le sue radici nella storia marittima della città, e di continuare a lavorare per la tutela e la valorizzazione del mare, della pesca e delle attività ad esso collegate. A partire dalla salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste e la lotta alle microplastiche, come ha ricordato Garofalo. A bordo la scultura lignea della Madonna Stella Maris, prelevata dal sacello del porto, è stata salutata durante la spettacolare processione da decine di imbarcazioni di pescatori, navi mercantili e barche da diporto, che hanno seguito il rimorchiatore Elisabetta suonando a festa le loro sirene di bordo. La processione ha attraversato le acque del porto fino al largo della costa. Il mare, calmo e avvolto in una leggera brezza mattutina, ha fatto da cornice ideale a questa giornata di tradizione e fede.