"Il nostro show su Michael Jackson"

Venerdì al teatro delle Muse di Ancona va in scena "Human Nature Live Show". Ecco l’intervista agli ideatori

"Il nostro show su Michael Jackson"

"Il nostro show su Michael Jackson"

Se amate Michael Jackson non prendete impegni per venerdì prossimo. Quel giorno al Teatro delle Muse di Ancona andrà in scena "Human Nature Live Show", definito come il miglior spettacolo dedicato al re del pop, capace di offrire un’esperienza musicale e visiva straordinaria. Merito di una splendida coreografia, di costumi mozzafiato e di un cast d’eccezione, composto da musicisti, ballerini, coriste e un frontman unico come Miguel Concha, un ‘Jacko’ perfetto. Lo show nasce da un’idea del batterista senigalliese Alessandro Sabbatini, che insieme all’amico Stefano Mainardi, tastierista, una decina di anni fa ha deciso di rendere omaggio a Jackson. Biglietti in vendita sui circuiti TicketOne e Vivaticket, nelle prevendite abituali autorizzate e alla biglietteria delle Muse (07152525). Prezzi da 59,80 a 39,10 euro.

Sabbatini, chiariamolo subito, il vostro non è uno spettacolo a metà tra il cosplay e un concerto di cover.

"No, e neppure un musical. E’ la riproposizione fedele di un concerto di Michael Jackson. O meglio, di uno show di Michael Jackson. Rispetto a un anno fa lo spettacolo è cresciuto esponenzialmente, grazie alla collaborazione con un’agenzia di livello internazionale, la Vigna PR, che ha messo in piedi una produzione ‘importante’. Lo spettacolo è diventato qualcosa di molto professionale. Abbiamo raggiunto un livello mai visto al mondo per questo tipo di proposta".

Come è nata la collaborazione con l’agenzia?

"Loro cercavano proprio qualcosa dedicato a Jackson. Hanno visto il video di uno dei nostri spettacoli, andato in scena a Senigallia, e hanno deciso di puntarci. E’ gente che ha organizzato concerti per Nick Mason, Dream Theater, Vasco Rossi, Incognito, Nile Rodgers e gli Chic... L’incontro è avvenuto grazie a Miguel Concha, che aveva già lavorato con loro".

Il vostro show era già abbastanza imponente...

"Ora lo è molto di più. Ci lavorano circa quaranta persone a ogni data. Abbiamo un ledwall di nove metri per cinque, nuovi effetti speciali, nuovi abiti per il corpo di ballerini".

E a livello musicale?

"E’ diminuito lo spazio riservato alle canzoni che Jackson non aveva mai fatto dal vivo, e aumentato quello delle canzoni più note. Per questo sarà una sorta di ‘best of the best’. E’ stata una scelta dell’agenzia. Ma comunque non mancheranno alcune ‘rarità’. C’è poi un nuovo tastierista e pianista, Alessandro Corradetti, diplomato al conservatorio".

Ora vi aspetta un tour europeo, vero?

"Sì, ma abbiamo richieste anche dalla Cina, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda. Nel tour italiano, intanto, abbiamo avuto quasi tutti sold-out".

E’ solo nostalgia per una grande popstar o c’è dell’altro?

"E’ il segno che la gente voleva uno show del genere, voleva provare certe emozioni. Il bello è che c’è un coinvolgimento totale, un vero trasporto verso Michael Jackson, che viene ‘tramandato’ dai genitori ai figli. Così la sua eredità musicale non andrà mai perduta".

Raimondo Montesi