
I medici di base prenoteranno le visite urgenti per conto dei propri assistiti (archivio)
Ancona, 30 gennaio 2025 – Visite ed esami urgenti? Niente Cup, ecco la corsia preferenziale. D’ora in avanti, infatti, dovrà prenotarli direttamente il medico che li prescrive per conto del paziente, contattando la struttura di riferimento e garantendo anche che la procedura di prenotazione vada a buon fine. E ogni Ast (o altro ente del servizio sanitario regionale) dovrà tenere un’agenda degli appuntamenti dedicata esclusivamente alle cosiddette prestazioni con classe di priorità "U" (urgente), da eseguire cioè entro 72 ore dalla prenotazione, "assicurando risorse adeguate alla loro attuazione".
La procedura sprint, o semplificata, è in un decreto con le "linee di indirizzo" messo nero su bianco dalla direttrice dell’Agenzia regionale sanitaria, Flavia Carle, su input dell’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini. "L’obiettivo – c’è scritto – è di delineare i principi e le modalità operative per garantire uniformemente sul territorio regionale a tutti gli assistiti un accesso equo alle prestazioni sanitarie ambulatoriali urgenti", schivando (se possibile) il ’pantano’ delle liste d’attesa.
LA NUOVA PROCEDURA
Mettiamo il caso di un assistito che abbia bisogno di sottoporsi a una visita o a un esame nel più breve tempo possibile, perché riferito a sintomi o sospetti diagnostici di malattie gravi, che se non trattate in modo tempestivo, posso cioè provocare danni significativi. Ebbene, la prestazione urgente non sarà più prenotabile per via telefonica al Cup.
Basta attese e rimpalli alla cornetta, o almeno questo è l’auspicio. Sarà invece il medico che la prescrive (il medico di base, il pediatra o un altro specialista), o un operatore da lui delegato, a doverla prenotare, "nel minor tempo possibile" e "in via prioritaria", contattando direttamente le strutture, che a loro volta dovranno garantire ogni giorno, dal lunedì al sabato, almeno due fasce orarie di risposta (due ore dalle 8 alle 13 e altrettante dalle 13 alle 17) dedicate a questo genere di prenotazioni. In seconda battuta, è ammessa anche la prenotazione diretta dell’utente, purché indirizzato dal medico e purché questa avvenga in uno sportello di prenotazione front-office o nelle segreterie dei diversi reparti.
L’AGENDA
Ogni Ast (azienda sanitaria territoriale) o ente del servizio sanitario regionale dovrà tenere un’agenda di appuntamenti soltanto per le prestazioni urgenti, diversa da quelle riservate alle prestazioni con altre (o nessuna) priorità. Sarà lo strumento attraverso cui l’Agenzia regionale sanitaria monitorerà i volumi della domanda (le prescrizioni emesse), quelli delle prestazioni erogate e il rispetto dei tempi. Ma al netto della nuova organizzazione, il decreto è a saldo zero, cioè "non deriva, né può derivare – scrive la direttrice dell’Agenzia – un impegno di spesa a carico della Regione".
IL TESORETTO
Intanto c’è un "tesoretto" di circa 11,8 milioni dal Fondo sanitario regionale che la giunta delle Marche ha diviso tra le Ast, Torrette e Inrca per l’aumento dei tetti di spesa per il personale. La quota incrementale – specifica la giunta – dovrà essere destinata al potenziamento dei dipartimenti di prevenzione e di salute mentale, dei centri per i deficit cognitivi, l’autismo, l’Alzheimer e le demenze; all’assunzione di personale per l’avvio del processo di sanità digitale e allo sviluppo degli ospedali di base.