Falconara (Ancona), 22 marzo 2025 – L'incendio che si è sviluppato venerdì sera all'interno della raffineria Api di Falconara è dovuto alla rottura di una tubazione dell'impianto di desolforazione del gasolio. A dirlo sono i vigili del fuoco che da ieri notte stanno compiendo accertamenti per capire la causa del rogo che ha scosso la città di Falconara, richiamando alla memoria nottate infauste per la popolazione.
Sull'evento, che vale la pena sottolineare non ha causato feriti, la Procura di Ancona aprirà un fascicolo per incendio, al momento senza indagati. Si attendono però gli esiti dei rilievi dai vigili del fuoco. L'impianto interessato dalle fiamme verrà posto sotto sequestro.
Nell'immediatezza del fatto sono stati effettuati dall'Arpam i primi rilievi circa la probabile emissione di sostanze inquinanti. I valori registrati sarebbero nella norma.

Vertice in prefettura
Questa mattina sull'incidente in raffineria si è tenuto un vertice in Prefettura, ad Ancona. Lo sviluppo del rogo, circoscritto a un solo impianto interno, non ha reso necessaria l'attivazione del piano di emergenza esterno che avrebbe comportato la chiusura di strade, aeroporto e linea ferroviaria.
La popolazione, nel vedere le prime immagini sui social delle fiamme altissime che si sprigionavano dall'Api, si è chiaramente molto allarmata. Ieri mattina i comitati dei cittadini hanno polemizzato sulla mancata segnalazione da parte del Comune di quanto stesse accadendo.
Api: “Massima collaborazione”
Nel frattempo l'Api ha diramato una breve nota: "In riferimento all'evento occorso ieri alle ore 22.30 circa presso la raffineria Api a Falconara, si precisa che nessuna persona è rimasta coinvolta o ferita. Grazie all'intervento tempestivo delle squadre d'emergenza interne, l’innesco è stato prontamente controllato e l'evento risolto prima dell’intervento della squadra dei Vigili del Fuoco di Ancona. Al momento, solo la parte dell'impianto interessata dall'incidente è ferma per consentire le verifiche tecniche alle autorità competenti a cui la società sta prestando la massima collaborazione”.
L’esplosione poi le fiamme
Le operazioni di messa in sicurezza da parte dei vigili del fuoco sono terminate alle 3.30. Sul posto sono state dirottate anche squadre da fuori provincia. Di fatto le fiamme al loro arrivo erano già state spente. prima del rogo si è udito nitidamente un boato e un'esplosione accompagnata da un tremore tipico di questi eventi che hanno inevitabilmente fatto piombare la popolazione nella paura.