"Ingiusto far pagare per il Tempio del Valadier"

Tante proteste dai cittadini che vivono in quella zona: "Assurdo che per fare una passeggiata nell’area adesso si debba fare il ticket"

"Ingiusto far pagare per il Tempio del Valadier"

"Ingiusto far pagare per il Tempio del Valadier"

Il ticket di ingresso per il tempio del Valadier accende la polemica. La novità pasquale del ticket di 6 euro (4 ridotto) non piace soprattutto a chi vive nelle città vicine ed era solito sin dall’infanzia trascorrere qui momenti di serenità in mezzo alla natura. "Io che abito ad Arcevia, che vengo spesso d’estate per fare le passeggiate, rinfrescarmi lungo il fiume, frequentare i ristoranti, i mercatini, secondo voi dovrei pagare ogni volta che vengo a Genga 6 euro per passeggiare fino al tempio? – chiede una lettrice -. Dovrei pagare per fare vedere a mio figlio un luogo e una passeggiata che fa parte dei miei ricordi di infanzia? Ho sempre pagato quando avete organizzato il presepe vivente ma questa decisione ora limiterà ai cittadini del territorio e ai nostri figli, di apprezzare e ammirare un tempio e il suo sentiero panoramico e di sentire un legame profondo con esso. Non siamo turisti. Siamo persone che apprezzano le bellezze del territorio e abbiamo il diritto di accedervi gratuitamente se vogliamo trasmettere ai nostri figli il legame con la nostra terra. Ben venga il turismo ma senza penalizzare chi nell’entroterra ha deciso di viverci. In Trentino, i cittadini hanno la cultura di conoscere il territorio, frequentano i sentieri, qui anziché incentivare la conoscenza e la cultura dei nostri tesori, se ne limita l’accesso".

La protesta corre anche sui social dove Federica evidenzia: "E’ vergognoso: pagare per entrare in un luogo di culto. Verranno meno persone e invece di valorizzare il poco che abbiamo e che dovrebbe servire per far decollare il turismo, lo affossiamo. Veramente geniale". C’è anche chi propone un biglietto unico con le Grotte di Frasassi e abbazia e museo di San Vittore ma non maggiorato di 4 euro com’è, "visti i tempi già difficili per le famiglie".

A difendere la scelta dalla maggioranza è il vicesindaco David Bruffa: "Sono stato tra i primi a pensare a un modello di gestione serio di un bene che ha acquisito sempre più un’importanza nazionale e a convincere la maggioranza nel prendere questa difficile decisione. Un’operazione molto ponderata, frutto delle numerose problematiche che conosciamo che affliggono da tempo quel sito e le cui motivazioni, faccio fatica a elencare tutte qui con questo mezzo di comunicazione. Sarò sempre disponibile a relazionare alle persone perché è giusto che i cittadini abbiano risposte. Ora dovrà essere il Consorzio Frasassi abile nel riuscire a far cambiare idea a chi la pensa diversamente, avendone oggi la completa gestione (manutenzione, eventi, promozione) recependo pienamente l’indicazione conferita da tutto il consiglio comunale".