PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Intervista al sindaco Silvetti: "Pronti a cambiare il Piano. Decoro, ognuno faccia il suo. E basta con certe abitudini"

Il primo cittadino anticipa una nuova visione del quartiere: "Incarico all’architetto Picciafuoco". E bacchetta residenti e commercianti del centro: "Degrado, non può essere sempre il Comune a intervenire".

Il primo cittadino anticipa una nuova visione del quartiere: "Incarico all’architetto Picciafuoco". E bacchetta residenti e commercianti del centro: "Degrado, non può essere sempre il Comune a intervenire".

Il primo cittadino anticipa una nuova visione del quartiere: "Incarico all’architetto Picciafuoco". E bacchetta residenti e commercianti del centro: "Degrado, non può essere sempre il Comune a intervenire".

Daniele Silvetti, sindaco di Ancona: oltre alle zone centrali su quali aree della città state pensando di intervenire sotto il profilo del recupero?

"Sul quartiere del Piano abbiamo una visione che stiamo cercando di rendere concreta. Stiamo immaginando un quartiere nuovo, con altre caratteristiche rispetto alla situazione attuale. È tutto in divenire ancora, ma abbiamo iniziato a ragionarci alla luce anche di ciò che si sta muovendo lì. Penso al nuovo mercato, agli investimenti privati sul centro commerciale, la sede del Demanio e le nuove aree di sosta (compreso il terminal dell’extraurbano, ndr)".

Assieme a chi sta pensando questo rilancio?

"Il discorso è allargato alla giunta e al consulente per il decoro e l’urbanistica, l’architetto Riccardo Picciafuoco, a cui pensiamo di conferire un nuovo incarico dopo la consulenza sul restyling di corso Garibaldi. Sarà lui ad aiutarci sotto il profilo architettonico e del decoro".

Il questore Capocasa ha parlato proprio di questo argomento in relazione al Piano, immagino ci sia piena sinergia no?

"Certo, è proprio con il recupero delle aree che si ottiene un altro strumento per garantire la sicurezza".

Tornando al decoro e alle ‘cartoline’ per i turisti, i tempi si stanno allungando per i lavori in piazza delle Repubblica e per gli arredi di corso Garibaldi: ci sono novità? "Diamo qualche dettaglio in più. Allora, in piazza della Repubblica il cantiere parte a maggio, subito dopo la Fiera di San Ciriaco e l’opera verrà completata entro i primi mesi del 2026. Su corso Garibaldi garantisco che l’intervento sarà fatto per essere inaugurato il giorno della Festa del Mare (domenica 31 agosto o domenica 7 settembre, ndr) assieme al taglio del nastro della scalinata del Passetto a opera conclusa".

Come mai i Portici di piazza Cavour e galleria Dorica, nonostante il tanto impegno profuso da circa un anno e mezzo, sono ridotti davvero male?

"Beh, in piazza Cavour abbiamo pitturato le colonne e le pareti dalle scritte vandaliche dei writers...".

Però ci sono almeno 3-4 cromie diverse e gli escrementi dei volatili sono un problema.

"Ah, credevo avessimo risolto quel problema. Sulla galleria Dorica so che l’assessore Berardinelli sta lavorando alla bozza d’accordo con gli amministratori dei condomini, ma è assurdo che nessuno fino a oggi abbia mosso un dito per curare le rispettive parti di competenza. I privati devono essere stimolati e darsi da fare. Il decoro non è solo una questione assistenzialistica, ma deve essere partecipato".

Cosa intende?

"Ognuno deve fare la propria parte. Penso anche ai commercianti del centro e alla necessità che investano nelle loro attività, con una vetrina curata, negozi accattivanti e così via. Servono investimenti da parte di tutti, non possiamo sempre essere noi a intervenire, specie in regime di ristrettezze economiche per i Comuni".

Secondo lei gli anconetani, a vario livello, sono poco ricettivi sotto questo profilo?

"Mi trovi qualcuno che si rotola per terra e si fa in quattro per aiutarlo quando vede un turista. È nella indole del cittadino anconetano ed è nostra intenzione cambiare questa abitudine".

Qualcosa sta cambiando secondo lei?

"Noi ce la mettiamo tutta, ma invertire il trend non è facile. Se stimolato anche l’anconetano prova orgoglio e volontà di esaltare gli aspetti identitari. Mi viene in mente il recente evento sulla moda con la famiglia Girombelli, super partecipato, con 300 persone fuori in attesa di entrare".

Tornando agli interventi, un altro tema fermo al palo dopo tanto interesse dimostrato è il chiosco di piazza Stamira, il rudere vincolato che sta cadendo a pezzi: ci state lavorando?

"L’assessore al patrimonio, Angelo Eliantonio, l’ha inserito nella delibera dei chioschi da mettere a bando con le manifestazioni d’interesse e mi risulta che ci siano state parecchie richieste e offerte, una trentina. So che c’è un interesse progettuale che coinvolge anche un circolo Rotary e comunque è un contenitore a cui tengo molto soprattutto perché attiguo all’ingresso di ‘Ancona Sotterranea’. Sarebbe bello recuperare l’intero sito".

In generale, dunque, sul decoro urbano lei promuoverebbe la sua giunta?

"Pensando da dove siamo partiti e quanto fatto in venti mesi assolutamente sì. Non dimentico il piano delle manutenzioni stradali, la galleria del Risorgimento e così via. Non siamo stati sicuramente fermi, abbiamo fatto delle scelte, alcune magari non sono piaciute. La percezione di chi viene da fuori Ancona è di una città pulita e decorosa".