
La Fermana resta a guardare. Un monte di nodi da sciogliere
Che domenica strana quella appena passata per la Fermana. In primis arriva all’indomani della sfida dei playoff di Serie C tra Pescara e Juventus Next Gen. Proprio le due squadre che sono scese in campo contro i gialloblù nelle loro ultime due partite tra i professionisti. Prima la sconfitta ad Alessandria, e poi quella in casa contro gli abruzzesi che ha tolto ogni speranza di miracolo. Il nervosismo proprio di quell’ultima partita al Recchioni sembra che non fosse ancora passato alla squadra di Cascione. A Fermo era successo tutto alla fine del primo tempo, con Franchini che si prende anche gli insulti dal suo allenatore. Mentre contro i bianconeri di Brambilla la fase incandescente è dopo il fischio finale. La Juventus Next Gen segna il gol del definitivo 1-3 pochi secondi prima il triplice fischio. Guerra e compagni vanno a esultare vicino alla curva degli abruzzesi, gesto che non è piaciuto alla squadra. Da lì nasce un’accesa rissa che porta all’espulsione di Sasanelli (uscito dai domiciliari due mesi) per il Pescara e Pedro Felipe per i bianconeri. Pescara fuori dai playoff, quel nervosismo a Fermo che era solo la punta dell’iceberg. Domenica strana per la Fermana anche perché ieri si sarebbe dovuta giocare l’andata dei playout. Spareggi per la salvezza che però non ci saranno mai, destino a cui ormai ci si è fatta purtroppo l’abitudine. Sono scese in campo le corregionali Recanatese e Vis Pesaro per giocarsi la permanenza in serie C, e i fermani costretti solo a guardare. Triste immagine. E nello stesso giorno dell’inizio dei playout, a Fermo è andato in scena l’Ecoday, che si sperava sarebbe stato spostato perché ciò avrebbe detto che la Fermana avrebbe ancora una speranza di rimanere tra i professionisti. In occasione dell’Ecoday lungo Viale Trento, è stato possibile effettuare anche un tour del museo e dello stadio dei gialloblù. Quel Recchioni che proprio domenica 5 maggio avrebbe dovuto ospitare l’andata dei playout, magari strapieno, come era successo contro la Viterbese. La realtà però purtroppo è un’altra. Quella dell’attesa silenziosa. Dell’incertezza della prossima categoria della Fermana. Troppi i problemi da risolvere: la montagna debitoria, gli stipendi ai giocatori da pagare entro fine mese e il nodo societario. Fa male stare solo a guardare e aspettare il tempo delle risposte che non arrivano mai. Alla Fermana serve un futuro.
Filippo Rocchi