
La star del jazz sul palco della Mole Ecco Enrico Rava con la sua tromba
La grande star del jazz italiano è pronto a salire sul palco della Mole Vanvitelliana. Il nome è quello di Enrico Rava, che con la sua magica tromba è pronto a incantare il pubblico dell’Ancona Jazz Summer Festival. L’appuntamento è per domani (ore 21.30), mentre oggi, alla stessa ora e nella stessa sede, a esibirsi sarà Paolo Fresu, altro straordinario trombettista che condivide con Rava una popolarità capace di andare oltre i confini del jazz.
Rava sarà affiancato da Alessandro Lanzoni, pianoforte, Gabriele Evangelista, contrabbasso, ed Enrico Morello, batteria. Nessun jazzista italiano può godere di una fama e di una stima così elevate in tutto il mondo come Rava e neppure di un simile trascorso artistico, che l’ha portato a frequentare i massimi jazzisti di ogni luogo, oltre che qualsiasi stile, dal tradizionale all’avanguardia, non tralasciando l’adorato Brasile. Lui jazzista lo è dentro di sé, dalla nascita. Ancona Jazz l’ha ospitato per la prima volta nel 1983; l’ultima è stata nello splendido concerto con Tomasz Stanko nel 2017 alla Mole. In questi quarant’anni altre volte la sua tromba è stata figura di spicco nel festival curato da Giancarlo Di Napoli, sempre in formazioni diverse, ma con un denominatore comune rivolto al lirismo e all’emozione, doti che Rava possiede in quantità industriale. Un’altra sua caratteristica, che mai l’ha abbandonato, è quella di avere al suo fianco musicisti giovani che siano in grado di portare qualcosa di nuovo e fresco nel sound collettivo.
E tanti ne ha lanciati e valorizzati nel panorama italiano (vedi il ‘nostro’ impareggiabile Augusto Mancinelli). Ecco, perciò, la vicinanza con Alessandro Lanzoni, il quale può comunque già vantare un passato stracolmo di concerti, dischi e riconoscimenti. Ma, d’altra parte, parliamo di un bambino prodigio: quando Ancona Jazz gli offrì il palco nel 2008 aveva 16 anni! Leader di un proprio granitico trio, e disponibile anche in collaborazioni con altri, Lanzoni svela un pianismo che guarda alla tradizione con personali aperture a tutte le ultime tendenze, dalla qualità del tocco al senso dell’improvvisazione. Non secondarie appaiono le sue doti di compositore. Da qui il repertorio di domani, basato su originali di suadente bellezza, e su standard legati all’eredità stilistica di Miles Davis, primo ispiratore di Rava, che ne ha saputo trarre forza vitale forse più di chiunque altro.