MARINA VERDENELLI
Cronaca

La tragedia di Aurora. Schianto, morì a 21 anni. E’ scontro fra le perizie: "Mai una parola di scuse"

Gli avvocati della vittima puntano il dito contro il guidatore dell’altra auto: "Andava troppo veloce e stava superando in un tratto di strada vietato". La difesa: "Lei però si è immessa sulla Statale senza fermarsi allo stop"

Aurora Caruso, la sua auto si è completamente distrutta nello schianto

Aurora Caruso, la sua auto si è completamente distrutta nello schianto

Ancona, 21 gennaio 2025 – Morta all’uscita del centro commerciale Cargopier, la Procura chiede due anni e sei mesi di condanna per il 21enne di Polverigi che si scontrò con la sua auto contro quella di Aurora Caruso, 22 anni, di Collemarino, deceduta sul colpo.

L’incidente stradale si verificò il 4 ottobre 2022, attorno alle 21, lungo la statale Adriatica, un punto particolarmente pericoloso e teatro già di sinistri anche mortali.

La vittima era alla guida di una Alfa Romeo 147, usciva dal centro commerciale e doveva immettersi lungo la Statale per tornare a casa dopo il lavoro (lavorava da Risparmiocasa), dove i suoi familiari l’aspettavano per cena. La sua vettura fu colpita da una Opel Astra condotta dal 21enne.

Il conducente proveniva dalla Baraccola ed era diretto a sud. Finito a processo per omicidio stradale, ieri è stato discusso l’abbreviato davanti alla giudice Francesca De Palma. Hanno parlato l’avvocato di parte civile, Federica Battistoni, in rappresentanza dei familiari della vittima, e l’avvocato della difesa, Matteo Magistrelli.

L'incidente ad Osimo dove ha perso la vita la giovane Aurora Caruso
L'incidente ad Osimo dove ha perso la vita la giovane Aurora Caruso

Sulla vicenda c’è uno scontro tra perizie, quella della Procura, appoggiata anche dai familiari di Aurora, che evidenzia la totale colpa del giovane perché andava troppo veloce e stava superando in un tratto di strada vietato e quella della difesa che stabilisce un concorso di colpa ammettendo l’alta velocità ma non il sorpasso in quel punto e piuttosto una distrazione della 22enne che si sarebbe immessa senza fermarsi allo stop.

La difesa del 22enne ha chiesto alla giudice di nominare un esperto in incidenti stradali per una perizia super partes ma la giudice si è riservata.

L’udienza è stata aggiornata al 24 febbraio per eventuali repliche. I familiari di Aurora hanno ottenuto solo un risarcimento parziale da parte dell’assicurazione del giovane.

"Non è arrivata mai nemmeno una parola di scusa – ha osservato l’avvocato Battistoni – da parte del guidatore per la morte di Aurora. Ci sono due testimoni oculari che lui correva e superava già da dopo la rotatoria dell’Ikea. La colpa è totalmente sua".