
L’assessore Stefano Tombolini
Strade piene di buche da rattoppare e bambini dell’asilo lasciati al caldo e senza impianti di condizionamento e deumidificazione: "Senza risorse è difficile portare a termine tutti gli interventi necessari". Si è difeso così, ammettendo alcune carenze strutturali ataviche della macchina amministrativa, ieri in consiglio comunale l’assessore ai lavori pubblici e alle manutenzioni Stefano Tombolini. Una serie di interrogazioni urgenti poste dall’opposizione ha visto Tombolini cercare di tamponare la situazione. Un assessorato e una direzione, quella dei lavori pubblici, oberata di lavoro eppure il grido d’allarme lanciato dall’ex candidato sindaco del 2018 suona come un aut aut alla sua maggioranza. A partire è stato Massimo Mandarano che ha chiesto a lui e, per competenza, anche alla collega alle politiche educative, Antonella Andreoli, la situazione di alcuni nidi della città, in particolare quelli che si trovano in via Redipuglia: Raperonzolo, Primo incontro e Aquilone. "Purtroppo i bambini e gli educatori di quelle strutture dovranno convivere un altro anno con il caldo e l’umidità, le risorse per effettuare un intervento importante non ci sono – ha detto Tombolini rispondendo a Massimo Mandarano, Italia Viva – anche se non sono arrivate richieste o segnalazioni dalla direzione scolastica". In effetti le segnalazioni sono arrivate direttamente dalle famiglie dei bambini: "Confermo che non ci sono risorse, vediamo se dall’economato ci possono mettere a disposizione dei ventilatori". Ma è rispondendo alle interrogazioni di Andrea Vecchi (Partito Democratico) e Francesco Rubini (Altra Idea di Città) che Tombolini ha fatto capire la difficoltà di operare da parte sua e dei suoi collaboratori: "Mi rivolgo al sindaco Silvetti e all’assessore al personale Latini affinché facciano di tutto per far arrivare alla nostra direzione sia personale per le manutenzioni e un cspicuo rinnovamento di mezzi. Non possiamo andare avanti con qualche apetto (Tombolini fa riferimento agli Ape Car, ndr) e altri mezzi inadeguati. Ad Ancona ci sono 2 milioni di metri quadrati di strade pavimentate, cerchiamo di fare il possibile, ma non è semplice. Gli uffici ricevano decine se non centinaia di segnalazioni e noi ogni giorno ne valutiamo e processiamo quante più possibili".