L’appello di Palumbo "Vogliamo investire, ma al porto mancano le aree produttive"

Lo stabilimento ex Isa annuncia la vendita di due nuovi prototipi di yachts con un portafolio ordini di oltre 500 milioni: "Il mercato ci sta premiando ma l’esigenza di espanderci nella zona limitrofa al sito è inderogabile".

L’appello di Palumbo  "Vogliamo investire,  ma al porto mancano  le aree produttive"

L’appello di Palumbo "Vogliamo investire, ma al porto mancano le aree produttive"

Il cantiere navale Palumbo Superyachts annuncia la vendita di due nuovi prototipi da 30 e 66 metri e soprattutto l’intenzione di investire sul territorio, ma lancia un allarme: "Mancano le aree produttive". Lo stabilimento ex Isa di via Mattei ha numeri importanti: un portafoglio ordini di oltre 500 milioni, commesse confermate fino al 2026, tra cui la sigla degli ultimi due contratti. Palumbo Superyachts conferma il suo forte interesse sul territorio anconetano ed è pronto ad investire su nuove aree produttive limitrofe all’attuale cantiere: "Come imprenditore, il mio compito è quello di garantire la massima efficienza produttiva, organizzativa ed economica dei nostri cantieri – commenta Giuseppe Palumbo, fondatore e amministratore unico di Palumbo Superyachts – Attualmente il mercato ci sta premiando e la necessità di avere nuove aree produttive basate in zona limitrofa al nostro sito di Ancona è diventata un’esigenza inderogabile".

Il leader della società, che vanta cantieri navali in Italia e all’estero, entra poi nel merito del discorso riservato agli investimenti, alla volontà di metterli in pratica, ma anche la difficoltà di trasformare tutto ciò in fatti concreti: "Stiamo ottimizzando tutti gli spazi inclusi nell’attuale area e a breve partiranno i lavori di ampliamento con la costruzione di un nuovo capannone, ma solo questo non è sufficiente – aggiunge nel suo intervento Giuseppe Palumbo – In passato abbiamo dovuto spostare la costruzione di nuove imbarcazioni presso altri nostri cantieri, ma Ancona resta il quartier generale di Palumbo Superyachts e crediamo fortemente che qui ci sia un tessuto professionale idoneo allo sviluppo di una cantieristica di altissima qualità".

Con quattro imbarcazioni da 30 a 80 metri siglate negli ultimi sei mesi che si sono aggiunte alle otto in costruzione, il portafoglio ordini si attesta a oltre 500 milioni con commesse fino al 2026. Quest’anno sono previste cinque nuove consegne a cliente finale, si tratta di barche dai 30 ai 50 metri delle linee Isa Yachts, Columbus ed Extra. "Palumbo Superyachts – spiega una nota – si conferma uno dei protagonisti internazionali di maggior successo e si allinea agli altri cantieri della nautica da diporto di altissima qualità del bacino anconetano". Sia i cosiddetti ‘cantieri minori’, per dimensioni, non per qualità e volumi d’affari, che lo stabilimento Fincantieri stanno vivendo anni di forte rilancio dopo i problemi aziendali dei primi anni del terzo millennio.