REDAZIONE ANCONA

Le scelte del sindaco: "Subito 200mila euro. Poi stato d’emergenza. E apro anche le scuole"

Daniele Silvetti ha voluto rendersi conto di persona dei danni del nubifragio "Negli istituti scolastici ci sono solo piccoli problemi, ma nulla di grave".

Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, nel sopralluogo di ieri mattina nelle frazioni più colpite dal maltempo

Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, nel sopralluogo di ieri mattina nelle frazioni più colpite dal maltempo

Le scuole riaprono dopo due giorni di stop, subito 200mila euro dal fondo di riserva del Comune e richiesta fondata dello Stato di Emergenza al governo tramite la Regione che ha già avviato la procedura. Parola di Daniele Silvetti, sindaco di Ancona, al termine del sopralluogo di ieri nelle frazioni e nelle scuole. Interpellato su questi temi dal Carlino l’altro ieri, il primo cittadino di Ancona aveva deciso di prendere tempo e fare un giro approfondito nel territorio comunale per capire come stessero davvero le cose: "I danni sono importanti, non ci sono criticità, ma ci sarà da lavorare parecchio per ripristinare il tutto – ha detto Silvetti ieri poco dopo aver visto coi propri occhi cos’è successo a Montesicuro – Nella frazioni la situazione è delicata, ci sono famiglie isolate a cui dovremo fornire tutti i servizi e le attenzioni necessarie. Per questo ci stiamo predisponendo per accogliere 35-40 persone dalle frazioni in strutture ricettive della città, alberghi o altro. Al momento non è possibile quantificare l’esatto ammontare dei danni, ma quanto visto mi impone di chiedere lo Stato di Emergenza, la procedura ideale per avere risposte immediate. Abbiamo bisogno della dichiarazione per dare certezze a famiglie e imprese per i danni che hanno subito, inoltre dobbiamo individuare aree di stoccaggio per i detriti. Per le prime opere confermo lo stanziamento di 200mila euro". Poco, pochissimo, ma per ora questo c’è a disposizione; il resto sarà l’attesa, con i tempi lunghi classici, per capire se in qualche modo lo Stato coprirà, seppur in parte, i danni provocati dagli agenti atmosferici.

Quanto successo nell’Anconetano tra mercoledì sera e ieri mattina non è paragonabile alla tragica alluvione del Senigalliese di due anni fa, ma le tracce drammatiche delle unghiate del maltempo sono evidenti: "Ci sono famiglie isolate qui a Montesicuro, ma anche a Sappanico e Paterno – ha aggiunto Silvetti – Stanno tutti bene, ma entro la giornata odierna i servizi sociali dovranno entrare in contatto con tutti loro. Per quanto riguarda i capannoni industriali del nostro territorio, stiamo facendo una prima ricognizione e siamo in contatto con le associazioni di categoria. Ci sono alcuni magazzini alla Baraccola e all’Aspio al confine con gli altri due Comuni, Osimo e Camerano. Questi sopralluoghi serviranno per avere chiarezza sui danni subiti e sulle richieste emergenziali da avanzare".

Poi un attacco indiretto alle passate amministrazioni sul fronte delle frazioni, comunque dimenticate in questi primi 15 mesi di guida del centrodestra: "Quanto accaduto ci impone una riflessione sulla cinta delle frazioni, da troppi anni ridotte nel degrado se non abbandonate. Per noi restano una priorità – sono state le parole del sindaco – e lo erano anche quando ci siamo insediati. Sapevamo che la situazione era critica a causa delle mancate manutenzioni. Il nostro interlocutore diventa Viva Servizi per le varie opere, tra cui il collettamento delle acque piovane. Ho già parlato col direttore Clementi, alcuni interventi sono pronti a partire, ora andremo veloci e daremo più sicurezza ai residenti".

Infine le scuole: "Nessuna criticità estrema, solo qualche infiltrazione su alcuni tratti di cartongesso, negli istituti Falcone, con la palestra che serve tutto il quartiere, Buonarroti e Collodi, ma roba da poco. Alcune classi dovranno essere isolate e il corpo studenti delocalizzato in aule sicure. Domani (oggi, ndr.) però si torna in classe" conclude Silvetti.

Poi, qualche numero dell’emergenza: le segnalazioni stando all’ultimo report, sono state circa 100 arrivate tutte al Coc. Sul territorio, infine, sono state individuate almeno 40 frane di varie dimensioni oltre a un significativo cedimento di setti dell’argine di fosso Manarini.

Pierfrancesco Curzi